Marco Oliverio – Stati d’Animo
Se non crediamo a niente è perché nessuno ha mai creduto in noi.
Se non crediamo a niente è perché nessuno ha mai creduto in noi.
La solitudine, la ricordo bene…È come un orrendo incubo, l’incubo di vagare in mezzo al buio infinito, senza saperne uscire… un buio in cui gli unici rumori che senti sono le tue lacrime che scivolano a terra e le risate lontane della gente… e vaghi, soffri, ma non c’è nessuno che ti aiuti, nessuno che ti tenda un piccolo raggio di luce.Poi, di colpo, senza saperne il motivo, ti svegli! Tutto diventa luminoso, senti il cuore che salta dalla gioia… con un sorriso finalmente vero ti guardi intorno per ringraziare la persona che ti ha svegliato, ma con stupore ti accorgi che da ringraziare sei solo te stesso!
Mi piacciono i piccoli gesti fatti sottovoce, quelli che restano nell’intimità di un attimo. Si leggono negli sguardi, nelle piccole movenze delle labbra e non si perdono mai, perché chi li sa cogliere li afferra e li trattiene nel cuore. Mi piacciono le piccole promesse, quelle “stupide”, quelle che fai anche al mattino, quando dietro un semplice abbraccio dici “a stasera”. Mi piace la quotidianità vissuta in una semplicità che fa del mio tempo una splendida certezza.
Ogni stagione è uno stato d’animo, un modo di essere ben preciso.
Voglio vivere abbastanza da poter morire con l’essenza della vita nel cuore.
A volte la risata è la prima difesa… quando si è di fronte all’assurdo, al tabù… è liberatoria.
Quando condividi il tuo tempo con persone che soffrono comprendi l’importanza di apprezzare le cose semplici della vita: un sorriso, un tramonto, una passeggiata, una carezza Dovremmo tutti essere disposti a condividere non solo le gioie, ma anche le sofferenze per dare valore alla vita.