Marco Teocoli – Tristezza
Riconosce la propria tristezza colui che è stato felice almeno una volta.
Riconosce la propria tristezza colui che è stato felice almeno una volta.
La propria infelicità non dipende da quello che non si ha, ma da quello che si pensa abbiano gli altri.
I colori della miseria vestono giorni grigi.
E nel silenzio, la parola è morta… ma una voce, grida e rimbomba nella mente… il tormento dell’anima.
Ci guardiamo nello specchio. Gli occhi infossati e arrossati ci dicono qualcosa che preferiremmo ignorare. Ci giriamo dall’altra parte perché siamo troppo tristi per ammettere di essere tristi.
Dicono che piangere è un segno di debolezza. A volte non se ne conosce il motivo: ansia, irrequietezza insoddisfazione, dolore, gioia? Le lacrime sono uno sfogo, come se ad un certo punto le sacche lacrimali “tracimassero” ed esse scorrono inarrestabili, improvvise: l’importante è riuscire ad asciugarle e a ritrovare un sorriso.
Misero è l’amore assente.