Marco Verzè – Stati d’Animo
Insomma, avevo deciso di iniziare a rovistare nell’immondizia del mio presente, invece di morire di fame in ricordo del mio passato.
Insomma, avevo deciso di iniziare a rovistare nell’immondizia del mio presente, invece di morire di fame in ricordo del mio passato.
Sei solo. Non lo sa nessuno. Taci e fingi.
Ritornano, a volte con scuse assurde e poco plausibili. Ti concedono un po’ di tempo, giusto quello che ti lascia pensare che in fondo te la sei cavata benone, che senza il grande amore della tua vita sei andata avanti lo stesso e sei riuscita perfino ad essere felice. E quando sei fermamente convinta che non potresti chiedere di più, che di ricordi non si vive e non ci si ciba, lui torna. E tu, hai più fame che mai.
Mi hanno fatto a pezzi, ma purtroppo per chi ci ha provato sono sempre riuscita a ritrovare tutti i miei pezzi per ricomporli in una me più forte e decisa di prima.
Controllo l’ora, controllo il tempo, ma non riesco a controllare i pensieri, a volte vorrei farli zittire a volte vorrei che si fermassero che lasciassero spazio al silenzio assoluto.
Ci sono dei momenti in cui non ho voglia di parlare. In quei momenti solo chi ti conosce veramente e ti vuole bene sa capire cosa hai che non va. In quei momenti la solitudine è sacra.
Un velo di silenzio ricopre la mia notte ed il manto della consapevolezza si fa strada nella mente. La sua assenza è reale, eppur cercherò di chiudere gli occhi per incontrarlo nei miei sogni. Riposa mondo. Queste ore sono dedicate agli amanti.