Marghy Ferrara – Comportamento
Quando mi guardo allo specchio voglio essere orgogliosa di quel che vedo, pregi e fragilità, mai vergognarmi o abbassare lo sguardo dinanzi al riflesso che vedo di me.
Quando mi guardo allo specchio voglio essere orgogliosa di quel che vedo, pregi e fragilità, mai vergognarmi o abbassare lo sguardo dinanzi al riflesso che vedo di me.
Quelli che non capiscono la differenza fra l’essere simpatici ed il voler fare i simpatici…
La natura polimorfa e camaleontica dei social network sostituisce oramai quasi tutto. Non serve andare in chiesa per pregare: lì sfilano santi e cristi a tutte le ore. Non serve neanche appartarsi intimamente per amoreggiare, anche se si convive nella stessa casa: va di moda l’esibizione virtuale. Forse non è necessario neanche cucinare piatti elaborati, basta vederli sfilare. Credo che si stia perdendo qualcosa per strada e tutto è grottescamente un po’ ridicolo.
È meglio scegliere e sbagliare piuttosto che non scegliere affatto.
Scrivimi come si faceva una volta. Una lunga lettera fatta di fogli ricoperti di pelle e lacrime, scrivimi con il pennino intinto di sangue e dolore. Scrivimi parole che parlino di te. Scrivimi come un tempo e raccontami chi tu sia ora.
Se per essere felice devo seguire il mio cuore, sono pronta come sempre. Non sopporto i rimpianti. Preferisco “rischiare” che lasciarmi punti interrogativi alle spalle.
Il problema è che, molto spesso, ciò che si vuole non coincide con ciò che è giusto.