Marguerite Duras – Omosessualità
Ciò che l’omosessualità ama come suo amante, sua patria, sua creazione, sua terra, non è il suo amante, è l’omosessualità.
Ciò che l’omosessualità ama come suo amante, sua patria, sua creazione, sua terra, non è il suo amante, è l’omosessualità.
Parlare di “matrimonio gay” in riferimento al Diritto Naturale suona come una forzatura, quasi bigotta, poiché motivata semplicemente da una tradizione linguistica – e sociale – che non è in questo caso sorretta dalla conoscenza dei presupposti del “matrimonio”. Ciò non significa che sia (o che debba essere) vietata l’unione omosessuale, ma che la definizione “matrimonio” le calzi stretta.
Non mi importa niente dei gusti sessuali delle persone, dunque non ho nulla contro gli etero. Ognuno è libero di fare ciò che desidera e, soprattutto, di amare chi vuole; fondamentale è il rispetto per il prossimo.
Mi piace imparare insieme a te, il nostro mondo è fatto di piccole cose, ma di grandi gioie.Non fai grandi discorsi ma cosa valgono di fronte alla mia felicità del tuo “Ti voglio bene” e delle altre poche parole con le quali mi racconti il tuo mondo? È un mondo bellissimo, fatto di pura poesia, la stessa poesia degli altri esseri speciali come te. Una poesia da proteggere e dalla quale imparare e trarre tanta dignità, quella con cui mai arresi vi “affidate” ai sorrisi e alle cure di una società che non sempre vi accoglie al meglio. Ma io spero – e mai smetterò di farlo – in quella parte buona dell’umanità, quella in grado di rispondere al dolore con l’amore.
L’omofobia non si combatte con l’eterofobia.
L’omosessualità è contro natura, come camminare sull’acqua, morire e risorgere, moltiplicare il cibo e rimanere incinta da Vergine.
Certe volte mi capita di pensare che certe cose nascano per restare così, inutile tentare di cambiarle. Inutile spezzare quell’equilibrio che le rende rare e fragili, inutile non comprendere e pretendere di capire come debbano essere le cose.