Maria Auriemma – Tristezza
Vi capita mai di sentirvi crollare per dei resti di parole bruciate in gola, incastrate, buttate giù e mai dette? Io sì, sempre. E fa maledettamente schifo e contemporaneamente male.
Vi capita mai di sentirvi crollare per dei resti di parole bruciate in gola, incastrate, buttate giù e mai dette? Io sì, sempre. E fa maledettamente schifo e contemporaneamente male.
Rinuciare ad un sogno per qualcuno che ci ha ferito è la peggior cosa che si possa fare.
Quando ti aggrappi alla speranza, tutto il tuo essere si attiva perché ciò che speri ti sia concesso; tutto l’universo partecipa a che tu non sia deluso; Dio non può spegnere quella che è la scintilla di se stesso nell’uomo.
Quando entro in casa, cerco di nascondere il disagio che mi porto dentro. Così, senza rendermene conto, ho imparato a recitare, a fingere, soprattutto a imitare.Imito l’idea di moglie che ho in testa; imito le mie amiche innamorate e felici; imito la me sposata dei primi tempi che non sono più capace di essere.Tutto questo per evitare che lui possa vedere in me un’inquietudine interiore, un eccesso di tristezza.Molte volte ho paura, aprendo la porta, di tornare a casa priva di sentimenti per lui.Prima di entrare faccio sempre un lungo respiro e indosso una maschera. Certi giorni ho l’impressione che capisca quando fingo e non dica nulla. A forza di fingere, a volte non so più nemmeno quale sia la verità.Com’è potuto succedere? Eravamo così sicuri del nostro amore.
Si può essere tristi per l’egoismo di un altro.L’egoismo non passa, ma la tristezza si, se noi non siamo altrettanto egoisti con noi stessi.
È difficile prevedere quando cesserà la pioggia.
Piangerei, se avessi ancora lacrime per farlo.