Maria Cristina Paolucci – Musica
La musica, suono che tocca cuore e cervello cioè estasi.
La musica, suono che tocca cuore e cervello cioè estasi.
Il Maestro Yagyu Munemori disse: “Non ho imparato la Via per vincere gli altri, ma per vincere me stesso”. Questo vuol dire che noi, oggi, dobbiamo cercare di essere migliori di ieri e, domani, migliori di oggi. Giorno per giorno, per tutta la vita, bisogna camminare nella Via, in un mondo senza confini.
Quando sento, anche solo in lontananza, le note di un pianoforte le mie cellule celebrali entrano in assonanza con questo lontano ed irresistibile richiamo folgorandomi nell’anima restituendomi ad una dimensione temporale dove ogni cosa è possibile, senza limiti ne limitazioni…
Ricordo quando ascoltai Los Angeles, il disco degli X che è stato l’album della mia iniziazione al rock: ero in Australia, il mio paese natale, nel mezzo di niente. Cominciai a volteggiare come un folle, un’energia liberatoria si era impadronita di me, mi era entrata nelle ossa e io la stavo rigurgitando. Mi faceva sentire libero, bello, eccitato. In quel preciso momento capii quale doveva essere il mio mestiere: far sentire la gente in quel modo. E fare felice me stesso. Estendere quell’intangibile, meraviglioso feeling a una vita intera.
La musica ha ali di farfalla, è quell’arte magica che ci trasporta ovunque dove l’emozione vola.
Senza la musica per decorarlo il tempo sarebbe solo una noiosa sequela di scadenze produttive e di date in cui pagare le bollette.
Sono un bracciante della musica.
Il Maestro Yagyu Munemori disse: “Non ho imparato la Via per vincere gli altri, ma per vincere me stesso”. Questo vuol dire che noi, oggi, dobbiamo cercare di essere migliori di ieri e, domani, migliori di oggi. Giorno per giorno, per tutta la vita, bisogna camminare nella Via, in un mondo senza confini.
Quando sento, anche solo in lontananza, le note di un pianoforte le mie cellule celebrali entrano in assonanza con questo lontano ed irresistibile richiamo folgorandomi nell’anima restituendomi ad una dimensione temporale dove ogni cosa è possibile, senza limiti ne limitazioni…
Ricordo quando ascoltai Los Angeles, il disco degli X che è stato l’album della mia iniziazione al rock: ero in Australia, il mio paese natale, nel mezzo di niente. Cominciai a volteggiare come un folle, un’energia liberatoria si era impadronita di me, mi era entrata nelle ossa e io la stavo rigurgitando. Mi faceva sentire libero, bello, eccitato. In quel preciso momento capii quale doveva essere il mio mestiere: far sentire la gente in quel modo. E fare felice me stesso. Estendere quell’intangibile, meraviglioso feeling a una vita intera.
La musica ha ali di farfalla, è quell’arte magica che ci trasporta ovunque dove l’emozione vola.
Senza la musica per decorarlo il tempo sarebbe solo una noiosa sequela di scadenze produttive e di date in cui pagare le bollette.
Sono un bracciante della musica.
Il Maestro Yagyu Munemori disse: “Non ho imparato la Via per vincere gli altri, ma per vincere me stesso”. Questo vuol dire che noi, oggi, dobbiamo cercare di essere migliori di ieri e, domani, migliori di oggi. Giorno per giorno, per tutta la vita, bisogna camminare nella Via, in un mondo senza confini.
Quando sento, anche solo in lontananza, le note di un pianoforte le mie cellule celebrali entrano in assonanza con questo lontano ed irresistibile richiamo folgorandomi nell’anima restituendomi ad una dimensione temporale dove ogni cosa è possibile, senza limiti ne limitazioni…
Ricordo quando ascoltai Los Angeles, il disco degli X che è stato l’album della mia iniziazione al rock: ero in Australia, il mio paese natale, nel mezzo di niente. Cominciai a volteggiare come un folle, un’energia liberatoria si era impadronita di me, mi era entrata nelle ossa e io la stavo rigurgitando. Mi faceva sentire libero, bello, eccitato. In quel preciso momento capii quale doveva essere il mio mestiere: far sentire la gente in quel modo. E fare felice me stesso. Estendere quell’intangibile, meraviglioso feeling a una vita intera.
La musica ha ali di farfalla, è quell’arte magica che ci trasporta ovunque dove l’emozione vola.
Senza la musica per decorarlo il tempo sarebbe solo una noiosa sequela di scadenze produttive e di date in cui pagare le bollette.
Sono un bracciante della musica.