Maria Petrisi – Frasi d’Amore
Ognuno ha una favola dentro, che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l’incanto negli occhi, la legga e gliela racconti.
Ognuno ha una favola dentro, che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l’incanto negli occhi, la legga e gliela racconti.
C’è solo una verità elementare nella tristezza: esistenza come una massa di carne e, d’intorno…
Mai non comparve sul mio cielo grigio quell’aurora che dicono: l’Amore.
Per alcuni innamorarsi sta diventando come vomitare ubriachi il sabato sera; una moda.
Non è sempre amore ciò che sembra esserlo.
Se non sono più nei tuoi pensieri dimmelo… se non batte più il mio nome…
Triste è la sera, tenue il risveglio della luna lontana a est. I miei pensieri porta a raccolta guardando mille occhi luminosi ed occhieggianti, le stelle della Dea Nut.Sempre lontano, perduto il mio sguardo circondato da mille silenzi ed i suoni della notte rammentano giorni lontani, perduti.Seguendo il percorso già tracciato tante e tante volte, i ricordi riaffiorano tenendomi per mano, la strada risulta più tortuosa, ed il mio piede incespicando nella dura pietra lavica, fa ondeggiare il mio corpo.Appoggiandomi al bastone ritrovo il senso, perché la guida sia più sicura.Traendo il respiro guardo Te, stella lontana, che segui passo passo e segni la mia Via. La una duna, la una pietra, lacerata, segnata dal vento incessante e dal calore del sole, la una pianta di datteri ed un pozzo ove attingere ed estinguere la mia sete inestinguibile, Dove sei?Ti ho inseguita per mille giorni, infiniti minuti, migliaia e migliaia di ore, sempre alla ricerca di Te, ed i miei piedi stanchi dei calzari, non trovano ancora ove riposare.Il mio mantello polveroso di viandante e consunto dal sole caldo e inesorabile sulla mia schiena non è riuscito a piegare la mia mente, né la stanchezza le mie ginocchia che continuano a portare avanti le mie gambe. Ma Tu hai dato la forza al mio corpo che poco sa nutrirsi se non di bacche e frutti della terra. Tanto tempo è passato. Tanto il tempo, scandiva il mio andare alla ricerca di te. Ancora le aride pietre del deserto, la sabbia, segnano la mia Via che porta a te.Ora più desti i sensi ed i ricordi ritrovati, vengo a bussare alla Tua porta. La nella valle, ove scorre il ruscello di limpida acqua, lo stagno ove gracidano le rane e gli ibis posano le lunghe zampe, mentre la stele granitica allunga la sua ombra, tu sei.