Maria Pina Ciancio – Libri
Leggendo si scopre che non siamo soli.
Leggendo si scopre che non siamo soli.
Lei lo teneva a distanza, dimenticandosi di lui e quindi ricordandosene e richiamandolo a sé come si fa con un bambino. Lo sopportava con fredda cortesia; gli faceva sentire la sua disapprovazione, cambiando colore o stringendo le labbra, come uno che si vergogni della sua disgrazia; lo richiamava all’ordine con un’occhiata, quand’era presa alla sprovvista, sollecitando le più naturali attenzioni come fossero favori insperati, quando si sorvegliava. E a tutto questo egli rispondeva con inalterabile galanteria, amando, come dice il popolo, persino la terra ch’ella calpestava e portando quell’amore negli occhi lucente come una lampada.
Ecco cosa succedeva a frequentare i vampiri: ci si abituava a loro. Iniziavano a crearti confusione a far vacillare la tua maniera di vedere il mondo. Cominciavano a comportarsi da amici.
Qualche volta, quando la gente rimane sola, fa cose che poi rimpiange.
E ho capito che era finita con la stessa chiarezza con cui, secondo Bergson, si sa l’istante in cui comincia.
Se dovessi scegliere una persona con cui vagare su un pianeta disabitato, quella saresti tu.
Non mi piace quando si parla delle “cattive abitudini dei giovani d’oggi”, come se gli adulti o gli anziani di ieri e di oggi non ne avessero avute né ora né in gioventù.