Maria Stella Matina – Stati d’Animo
A volte mi viene spontanea una domanda: cara vita ma mi hai presa di mira, ce l hai con me?. ho già dato, ho pagato anche con gli interessi che cosa vuoi ancora da me?
A volte mi viene spontanea una domanda: cara vita ma mi hai presa di mira, ce l hai con me?. ho già dato, ho pagato anche con gli interessi che cosa vuoi ancora da me?
Quando tu mi chiedi come io stia, io sempre ti rispondo “bene”, anche si dentro di me sto male.
Ho pensieri che bramano libertà: a volte evadono dalla galera della razionalità.
Chi ti ama, cerca di capirti, chi ti odia, cerca di distruggere se stesso.
Esiste un solo brivido che fa tremare l’anima, quel brivido dolce, passionale, sincero soprattutto vero, amore amore infinito, anima!
Si può guardare con gli occhi, ma le cose veramente importanti, le ascolti con il cuore.
Ho curvato ogni mia parte, intenzione, sogno perché aderissero ai tuoi palmi. Ho misurato le parallele di strade tutte uguali e contato i passi nei vicoli, ho girato gli angoli e tracciato le perpendicolari. Non ho avuto soluzioni, ma ho fatto scorta di alternative, ho creduto nel caotico caso e nell’anima a soqquadro. Ho ascoltato le parole che non mi hai detto e le tue lacrime di certi umori storti. Un’esitazione o due. Tre parole o quattro. Sono rimasta clandestina e sequestrata. Incespico ancora tra le cose guaste e poche, tra le mezze allusioni che sono valse più dei discorsi interi. Nell’incertezza tra scomparire e rimanere, ho tolto luci e definizioni, lasciando i calchi alla penombra in uno spiraglio frastagliato di impressioni accennate. Rifletto le mani sulle pareti, gioco con le forme, racchiudendo nuvole nella stanza vuota. Un cielo col tetto a volta e l’aria che sa d’intonaco non più fresco. Anche l’attesa ha avuto un contrattempo. Ho scritto molto sui fogli raccattati da chi li accartocciava per distruggerti e ho ripreso tutte le tue parole per farle mie, scrivendo un rigo sopra e aggiungendo dell’altro spazio bianco perché tu continuassi con l’inchiostro e il tempo nuovo. Ho dimenticato do mettere a posto i fogli. E le finestre si aprono sempre all’improvviso. Ora lo so.