Maria Stuarda – Morte
Nella mia fine é il mio principio.
Nella mia fine é il mio principio.
Ero convinto che il tuo hotel di New York fosse il Chelsea, nella ventitreesima, e non il St. Moritz. Il Chelsea è stato costruito nel 1833, lo so perché molte stars ci hanno passato le ultime ore della loro vita. Sid, il vizioso dei Sex pistols, lì dentro ci ha accoltellato la sua ragazza Nancy. Come minimo questo fatto è – veramente – eccentrico. Io e il mio compagno Joe andiamo ogni tanto a ‘verificare’ il Chelsea, ma poi è sempre una delusione e non ci uccide mai nessuno. Così finisce che andiamo al YMCA.
La morte è la padrona del silenzio.
Posso ricordare con estrema precisione ogni momento passato con te nonno, ma più ne ricordo e più il dolore colpisce forte.
La morte, non è che l’ultima banalità della vita.
Gli Shinigami non fanno altro che risparmiare lavoro agli stolti uomini…
Cosa c’è di più comune e di meno comune della morte. Muoiono tutti, ma ogni volta che muore qualcuno che conosci è come se fosse capodanno. Un capodanno alla rovescia. Un capodanno in cui ricacciare lo spumante nella bottiglia e forzargli dentro un tappo perché, se non la vita almeno la morte, abbia un senso.