Maria Suppa – Anima
Cala il buio ma non il silenzio, e le anime si placano, si odiano o si amano dietro a porte e finestre chiuse.
Cala il buio ma non il silenzio, e le anime si placano, si odiano o si amano dietro a porte e finestre chiuse.
E poi ci sono quelle parole, parole senza colori, senza apostrofi, semplicemente bianco e nero, quelle parole nude, indossano un solo ed unico vestito. Anima!
L’anima è il nostro mare più profondo, dove in superficie vi è un dondolarsi di emozioni buone che amiamo coltivare e di emozioni cattive che vorremmo annegare.
Ho viaggiato nei tuoi occhi e ho scoperto la tua anima che ho creduto d’amare e che non riesco più a domare in una mia lacrima che è tutta un dolore.
Son qui nel silenzio, avvolta nella notte infinita. Ti offro il mio pensiero, ti offro il mio destino. Sentieri, lunghi e tortuosi, mi attendono, ma io concedo tutto di me, attendo che il mio cuore possa esprimere il meglio di se. Nelle vesti di un poeta, soave mi inchino a te, metamorfosi della mia anima, respiro prontamente il futuro che mi attende… soavemente, percorro in te! Sussurrami dolcezza infinita, le lodi di un amore che nasce, e si ritrae dentro di me. Saggezza, apparenza, sostanza, cose perdute nelle fauci del tempo, son qui, attendo… riempimi vita, avvolgimi tutta, ti lascio la mia umiltà, la mia speranza, la mia incoerenza, e già qua.
Le rughe del viso sono tracciati di vita vissuta. Puoi nasconderle, correggerle o esibirle come segno inesorabile del tempo che passa ma le rughe dell’anima non puoi nasconderle perché non esistono bisturi in grado di cancellarle.
L’amore eterno è reso conoscibile solo da anime pure.