Maria Teresa Porta – Tristezza
Il dolore: una medicina cattiva che aiuta a stare meglio.
Il dolore: una medicina cattiva che aiuta a stare meglio.
Si dice che per un po’ di tempo non abbia neanche avuto la forza di alzare la testa tanta era la delusione, sicuramente il sorriso mancava e il futuro lo vedeva tutto nero, ma lui ogni tanto sorride e pensa a lei, si commuove e non riesce a capire come lei si possa essere dimenticata di tutto, ormai lei era volata via.
Ci sono i momenti in cui ti senti schiacciato dalla cattiveria e non ne capisci il perché, e ti rifugi negli angoli nascosti del tuo cuore alla ricerca di una speranza che ti faccia ritrovare la forza di affrontare la vita.
Quando il dolore chiama, rispondi! È una chiamata di emergenza, una questione di vita o di morte dell’anima.
Ti è mai capitato di piangere nel letto perchè non eri o non ti sentivi abbastanza? Abbastanza forte da superare tutto, abbastanza carina da avere un ragazzo, abbastanza simpatica da far ridere chi ti vuole bene, abbastanza dolce da avere un abbraccio sempre pronto per tutti. A me sì, tante volte. Troppe volte. Ancora adesso.
All’inerzia della depressione, preferisco uno sfogo rabbioso che sproni a uscire dal guscio. L’aggressività libera l’identità, anche se la rabbia non deve diventare l’unico modo di rapportarsi con il mondo esterno.
Erano sogni di cristallo: preziosi e troppo fragili.
Si dice che per un po’ di tempo non abbia neanche avuto la forza di alzare la testa tanta era la delusione, sicuramente il sorriso mancava e il futuro lo vedeva tutto nero, ma lui ogni tanto sorride e pensa a lei, si commuove e non riesce a capire come lei si possa essere dimenticata di tutto, ormai lei era volata via.
Ci sono i momenti in cui ti senti schiacciato dalla cattiveria e non ne capisci il perché, e ti rifugi negli angoli nascosti del tuo cuore alla ricerca di una speranza che ti faccia ritrovare la forza di affrontare la vita.
Quando il dolore chiama, rispondi! È una chiamata di emergenza, una questione di vita o di morte dell’anima.
Ti è mai capitato di piangere nel letto perchè non eri o non ti sentivi abbastanza? Abbastanza forte da superare tutto, abbastanza carina da avere un ragazzo, abbastanza simpatica da far ridere chi ti vuole bene, abbastanza dolce da avere un abbraccio sempre pronto per tutti. A me sì, tante volte. Troppe volte. Ancora adesso.
All’inerzia della depressione, preferisco uno sfogo rabbioso che sproni a uscire dal guscio. L’aggressività libera l’identità, anche se la rabbia non deve diventare l’unico modo di rapportarsi con il mondo esterno.
Erano sogni di cristallo: preziosi e troppo fragili.
Si dice che per un po’ di tempo non abbia neanche avuto la forza di alzare la testa tanta era la delusione, sicuramente il sorriso mancava e il futuro lo vedeva tutto nero, ma lui ogni tanto sorride e pensa a lei, si commuove e non riesce a capire come lei si possa essere dimenticata di tutto, ormai lei era volata via.
Ci sono i momenti in cui ti senti schiacciato dalla cattiveria e non ne capisci il perché, e ti rifugi negli angoli nascosti del tuo cuore alla ricerca di una speranza che ti faccia ritrovare la forza di affrontare la vita.
Quando il dolore chiama, rispondi! È una chiamata di emergenza, una questione di vita o di morte dell’anima.
Ti è mai capitato di piangere nel letto perchè non eri o non ti sentivi abbastanza? Abbastanza forte da superare tutto, abbastanza carina da avere un ragazzo, abbastanza simpatica da far ridere chi ti vuole bene, abbastanza dolce da avere un abbraccio sempre pronto per tutti. A me sì, tante volte. Troppe volte. Ancora adesso.
All’inerzia della depressione, preferisco uno sfogo rabbioso che sproni a uscire dal guscio. L’aggressività libera l’identità, anche se la rabbia non deve diventare l’unico modo di rapportarsi con il mondo esterno.
Erano sogni di cristallo: preziosi e troppo fragili.