Maria Viola – Frasi Sagge
La gente nei momenti di rabbia dice spesso un mucchio di cose terribili, ecco perché bisognerebbe lavare la rabbia e poi parlare.
La gente nei momenti di rabbia dice spesso un mucchio di cose terribili, ecco perché bisognerebbe lavare la rabbia e poi parlare.
Molte persone si lasciano sfuggire il presente, sprecando il proprio tempo pensando a cosa abbiano fatto ieri e cosa faranno domani.
L’unica capace di giudicare è la parte in causa, ma essa, come tale, non può giudicare. Perciò nel mondo non esiste una vera possibilità di giudizio, ma solo il suo riflesso.
Crea più castelli in aria il finto amore che l’amore vero costruito da due cuori e una capanna.
L’invidioso si fa male da solo ma scrivere questo è inutile perché è una cosa già detta e poi l’invidioso alcune volte non sa di esserlo. L’invidia crea un muro che non può portare nemmeno al semplice stare bene. Ci sono anche individui che dicono di non essere invidiosi, ma quel seme lo portano eccome, soprattutto quando si sforzano di non esserlo. Se vai al lavoro, all’università, al bar e per strada ne vedi tanti ma inutile dare peso a questo o credersi migliori. Ci vuole una mente calma e bisogna essere veri per capire cosa si ha dentro.
L’invidia la vedi negli occhi di chi ti guarda, l’ascolti dal tono della voce di chi ti parla, e la scopri nel come ti trattano davanti ad altre persone.Peccato che in pochissimi scelgono di vedere ogni cosa dalla prospettiva dell’Ammirazione, sana e saggia, che ti insegna ad imparare molto da chi è migliore di te.
Nel mio cuore ci sono molte stanze: la stanza dei ricordi, li custodisco con amore e ogni tanto li rivivo e sorrido; la stanza delle gioie, passare lì mi porta serenità; la stanza delle delusioni, ogni tanto una scappa riesce a uscire e le ferite risanguinano; la stanza dell’amore, là custodisco tutte le bellezze dell’amore, la mia famiglia tutta, i miei amici, i miei fratellini e sorelline, son tutti là a fare festa con me; la stanza dei dolori, pochi la conoscono, molti la ignorano pensando che il mio sorridere sia perché la vita è stata clemente con me, eppure lì il mio dolore esplode, mi distrugge, mi butta al suolo e poi c’è la mia stanza preferita, la stanza della speranza, della fede, del mio signore, che mi sostiene in tutto, in gioia, in amore, in delusioni e nel mio dolore.