Maria Viola – Tristezza
Mi arrabbio anch’io, resto delusa, provo amarezza e dolore, piango, mi ribello dentro di me, non credo che tutto mi sia dovuto ma spero che qualcosa mi sia concesso, e poi, e poi sorrido al mondo.
Mi arrabbio anch’io, resto delusa, provo amarezza e dolore, piango, mi ribello dentro di me, non credo che tutto mi sia dovuto ma spero che qualcosa mi sia concesso, e poi, e poi sorrido al mondo.
Siamo spiriti persi… vaghiamo in cerca di qualcosa, in questa vita vuota come l’ultima bottiglia scolata. Avanziamo barcollanti seguendo una non direzione ma consciamente fermi a un punto preciso nel nostro passato. Il dolore c’annega concependo pensieri autolesivi di vittime violentate. Il presente ci sfugge, il passato ci rincorre e il futuro gioca ancora d’anticipo. Siamo spiriti… a un passo dalla morte.
Se ora mi sento giù, è solo perché esistono le bugie, i falsi e tutto quello che rende vero il finto.
Puoi dimenticare il dolore, ma non di aver sofferto.
Ho pensato che se uscivo, forse la pioggia avrebbe lavato via un po’ di questa tristezza. Ma ogni goccia che colpisce la mia faccia mi deprime.
Mi chiese: perché sorridi? Risposi: se io piangessi, tu piangeresti per me.
Il dolore è come la neve sul colle: al primo raggio di sole si scioglie. Non temere il tuo dolore oggi, è un attimo di tormenta che domani svanirà.