Marianna Carfora – Vita
Non soffermarti su un temporale ma lascia che il sole torni a splendere dentro di te.
Non soffermarti su un temporale ma lascia che il sole torni a splendere dentro di te.
La memoria degli altri è la porzione di eternità che ci spetta.
Le persone cambiano, ma quando il cambiamento è in positivo per se stessi e per gli altri è meglio dire che le persone divengono ciò che già sono, intendendo con ciò quello che è insito nel loro potenziale umano. Noi conosciamo noi stessi tramite le esperienze esterne e le sensazioni interne che queste ci producono. Una sorta di scambio tra la coscienza che prende atto di quello che sta accadendo e regola l’atteggiamento in base a quanto abbiamo imparato in precedenza, ai desideri e alle credenze, è l’inconscio che possiede una sorta di mappa interiore della propria “morale d’azione interiore”, vale a dire come lei agirebbe a prescindere dalla presa d’atto di coscienza. È questa a provocare le emozioni positive o negative, premendo sulla “membrana” che la separa dalla coscienza affinché si adegui alla morale interiore.Così quando la coscienza ci porta ad agire secondo la morale d’azione inconscia, ci sentiamo bene, appagati, felici, propositivi e in grado di proseguire verso la direzione del nostro vero essere, del divenire. In caso contrario diventiamo frustrati e ansiosi, incapaci e anzi indifferenti alla necessità di comprendere gli altri. L’ego prende il sopravvento, la parte desiderativa devasta i sogni dell’intuito, così ci allontaniamo dal nostro essere, invece di sfociare al mare della conoscenza interiore, risaliamo la corrente fino a perdere le forze e la volontà d’affrontare le occasioni della vita. L’equilibrio è questo, non è non compiere errori, non è l’essere perfetti, ma la presa di coscienza che le nostre emozioni non sono solo il riflesso di quanto accade all’esterno, ma la necessità del nostro intuito ad agire per il meglio secondo la propria morale.
Eravamo i giocolieri del nostro tempo, facevamo robe prestigiose che si avvicinavano ad una cosa che sta in mezzo tipo a speranza e realtà, ma cos’erano speranza e realtà? Chiaramente non lo sapevamo, così ci giocavamo sopra, giocavamo con tutto quello che non conoscevamo, perché quando non sai qualcosa dovresti farti delle domande, ma perché fare delle domande quando puoi giocare?
“La vita è solo sofferenza” – così dicono altri e non mentono: ma allora fate in modo che cessi la vita che è solo dolore!
Piantiamola di prenderci per il culo raccontandoci favole.Nella vita tutto è possibile, basta volerlo. Vivi oggi perché la vita è una sola, ciò che perdi oggi ti rimpiangerà domani e tutte le menate dove vogliamo credere che tutto sia possibile, ma non è così. La vita non è un copione dove se una parte non ti piace la correggi, dove i dialoghi e le situazioni sono perfette, ecc. La vita è una gran bastarda e a te resta esserlo ancora di più.
Quando la sofferenza avrà scavato anche l’ultimo angolo del cuore, allora si potrà mostrare al mondo la scultura dell’anima.
La memoria degli altri è la porzione di eternità che ci spetta.
Le persone cambiano, ma quando il cambiamento è in positivo per se stessi e per gli altri è meglio dire che le persone divengono ciò che già sono, intendendo con ciò quello che è insito nel loro potenziale umano. Noi conosciamo noi stessi tramite le esperienze esterne e le sensazioni interne che queste ci producono. Una sorta di scambio tra la coscienza che prende atto di quello che sta accadendo e regola l’atteggiamento in base a quanto abbiamo imparato in precedenza, ai desideri e alle credenze, è l’inconscio che possiede una sorta di mappa interiore della propria “morale d’azione interiore”, vale a dire come lei agirebbe a prescindere dalla presa d’atto di coscienza. È questa a provocare le emozioni positive o negative, premendo sulla “membrana” che la separa dalla coscienza affinché si adegui alla morale interiore.Così quando la coscienza ci porta ad agire secondo la morale d’azione inconscia, ci sentiamo bene, appagati, felici, propositivi e in grado di proseguire verso la direzione del nostro vero essere, del divenire. In caso contrario diventiamo frustrati e ansiosi, incapaci e anzi indifferenti alla necessità di comprendere gli altri. L’ego prende il sopravvento, la parte desiderativa devasta i sogni dell’intuito, così ci allontaniamo dal nostro essere, invece di sfociare al mare della conoscenza interiore, risaliamo la corrente fino a perdere le forze e la volontà d’affrontare le occasioni della vita. L’equilibrio è questo, non è non compiere errori, non è l’essere perfetti, ma la presa di coscienza che le nostre emozioni non sono solo il riflesso di quanto accade all’esterno, ma la necessità del nostro intuito ad agire per il meglio secondo la propria morale.
Eravamo i giocolieri del nostro tempo, facevamo robe prestigiose che si avvicinavano ad una cosa che sta in mezzo tipo a speranza e realtà, ma cos’erano speranza e realtà? Chiaramente non lo sapevamo, così ci giocavamo sopra, giocavamo con tutto quello che non conoscevamo, perché quando non sai qualcosa dovresti farti delle domande, ma perché fare delle domande quando puoi giocare?
“La vita è solo sofferenza” – così dicono altri e non mentono: ma allora fate in modo che cessi la vita che è solo dolore!
Piantiamola di prenderci per il culo raccontandoci favole.Nella vita tutto è possibile, basta volerlo. Vivi oggi perché la vita è una sola, ciò che perdi oggi ti rimpiangerà domani e tutte le menate dove vogliamo credere che tutto sia possibile, ma non è così. La vita non è un copione dove se una parte non ti piace la correggi, dove i dialoghi e le situazioni sono perfette, ecc. La vita è una gran bastarda e a te resta esserlo ancora di più.
Quando la sofferenza avrà scavato anche l’ultimo angolo del cuore, allora si potrà mostrare al mondo la scultura dell’anima.
La memoria degli altri è la porzione di eternità che ci spetta.
Le persone cambiano, ma quando il cambiamento è in positivo per se stessi e per gli altri è meglio dire che le persone divengono ciò che già sono, intendendo con ciò quello che è insito nel loro potenziale umano. Noi conosciamo noi stessi tramite le esperienze esterne e le sensazioni interne che queste ci producono. Una sorta di scambio tra la coscienza che prende atto di quello che sta accadendo e regola l’atteggiamento in base a quanto abbiamo imparato in precedenza, ai desideri e alle credenze, è l’inconscio che possiede una sorta di mappa interiore della propria “morale d’azione interiore”, vale a dire come lei agirebbe a prescindere dalla presa d’atto di coscienza. È questa a provocare le emozioni positive o negative, premendo sulla “membrana” che la separa dalla coscienza affinché si adegui alla morale interiore.Così quando la coscienza ci porta ad agire secondo la morale d’azione inconscia, ci sentiamo bene, appagati, felici, propositivi e in grado di proseguire verso la direzione del nostro vero essere, del divenire. In caso contrario diventiamo frustrati e ansiosi, incapaci e anzi indifferenti alla necessità di comprendere gli altri. L’ego prende il sopravvento, la parte desiderativa devasta i sogni dell’intuito, così ci allontaniamo dal nostro essere, invece di sfociare al mare della conoscenza interiore, risaliamo la corrente fino a perdere le forze e la volontà d’affrontare le occasioni della vita. L’equilibrio è questo, non è non compiere errori, non è l’essere perfetti, ma la presa di coscienza che le nostre emozioni non sono solo il riflesso di quanto accade all’esterno, ma la necessità del nostro intuito ad agire per il meglio secondo la propria morale.
Eravamo i giocolieri del nostro tempo, facevamo robe prestigiose che si avvicinavano ad una cosa che sta in mezzo tipo a speranza e realtà, ma cos’erano speranza e realtà? Chiaramente non lo sapevamo, così ci giocavamo sopra, giocavamo con tutto quello che non conoscevamo, perché quando non sai qualcosa dovresti farti delle domande, ma perché fare delle domande quando puoi giocare?
“La vita è solo sofferenza” – così dicono altri e non mentono: ma allora fate in modo che cessi la vita che è solo dolore!
Piantiamola di prenderci per il culo raccontandoci favole.Nella vita tutto è possibile, basta volerlo. Vivi oggi perché la vita è una sola, ciò che perdi oggi ti rimpiangerà domani e tutte le menate dove vogliamo credere che tutto sia possibile, ma non è così. La vita non è un copione dove se una parte non ti piace la correggi, dove i dialoghi e le situazioni sono perfette, ecc. La vita è una gran bastarda e a te resta esserlo ancora di più.
Quando la sofferenza avrà scavato anche l’ultimo angolo del cuore, allora si potrà mostrare al mondo la scultura dell’anima.