Mariella Buscemi – Comportamento
Dare troppo non è un bene, può spaventare perché fa sentire gli altri in difetto.
Dare troppo non è un bene, può spaventare perché fa sentire gli altri in difetto.
Scrittori oggi, è difficile se non hai gli appoggi,la parola che forgi non trova degni alloggi,ma la tenacia è traccia che nel tempo ogni scrittore abbraccia.
Nelle decisioni è molto meglio essere in pochi.
Quando la coscienza rimorde, oltre che noi stessi, finiamo per avvelenare anche il nostro prossimo.
Non voglio svendere nulla di me: timori, vizi, difetti, pazzie. Nulla che mi riguardi andrà all’asta, vedere le mie cose in mano a qualcun altro, ad uso e consumo di funzionalità scellerate, inesperte, mi nausea al sol pensiero. Mi tengo tutto stretto, stretto con la cascata dei miei egoismi e la mia sete di possessività, radunare, compulsivamente e far mucchio per sopperire alla carestia. Così, faccio con i miei stessi sentimenti; accumulo ogni sensazione, ogni emozione per colmare l’aridità di certi cuori, la frigidità di certe carezze.
Le persone non sono ridicole se non quando non vogliono parere o essere ciò che non sono.
Sono piena di passioni solitarie. Dipingere panorami notturni, leggere libri di delicata poesia, ascoltare musica sconosciuta ai più, parlare da sola in un assorto dialogo interiore imbastito con l’altra me, la mia solitudine. Pensarti, volerti e volerti di nuovo.