Non capire è umano, non voler capire è tutela per se stessi e non sforzarsi di capire sempre ogni cosa è da saggi. Cercare di capire l’incomprensibile è per gli animi forti che amano la vita, rendendosi protagonisti; molti sono solo comparse, fantasmi.
“Non capisci”, spesso è arrogare un giudizio, ma ancor più arrogante è affermare con presunzione di capire.
Sono capaci di farci sorridere, di farci piangere… di renderci nervosi, spaventati oppure spensierati e grintosi… Sono le emozioni che imprigionano la nostra ragione…
Bisogna smetterla di pretendere sempre rassicurazioni dagli altri. O che siano gli altri a risolvere le tue “paranoie” e i tuoi danni. Bisogna alzare le proprie di “chiappe” e muovere i propri di piedi per risolvere le cose. Accendendo la testolina, ogni tanto. Tranquilli, non prende fuoco.
Chi si muove con intelligenza vince e camminerà sempre a testa alta. Chi si muove con squallore tocca il fondo e poi ci muore.
Una fluidità che non è acqua, una limpidezza che non è aria; una luce senza fuoco e uno spirito senza corpo.
L’eleganza del gesto di confidarci le nostre difficoltà, i nostri muri insormontabili e poi accorgersi che la vittoria era solo ad un passo, solo guardando un po’ oltre le nostre paure, solo un po’ oltre i nostri limiti, ci ha regalato una soddisfazione grandissima, non solo del traguardo, ma del sapere che le nostre parole non sono state al vento.