Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Ho acuti silenzi. Crome che sillabano e ritmano. Pentagrammi senza nessuna chiave, ché tutto è chiuso a doppia mandata. Nessun sol. Pioggia copiosa.
Ho acuti silenzi. Crome che sillabano e ritmano. Pentagrammi senza nessuna chiave, ché tutto è chiuso a doppia mandata. Nessun sol. Pioggia copiosa.
Stupidamente passiamo il tempo a pensare al tempo che passa e mentre pensiamo, il tempo passa e va.
Dolore chiama dolore. È l’unico codice che entra a far parte del soliloquio che imbastiamo con noi stessi; il cuore è schizofrenico, si spacca in due tra il male che ci ha causato il nostro grande amore ed il male che perpetuiamo a nostre spese da soli per trovare continuità di senso e parola e sentirci ancora vicini nel paradosso. Il nostro grande amore, quello che ci ha lasciato, ma resterà dentro per sempre, lì sulla soglia della porta delle emozioni più belle, appoggiato allo stipite del desiderio, un piede all’inferno, l’altro in paradiso.
Era invisibile la mia presenza, non hai colto la mia essenza, per questo ti faccio dono della mia chiassosa assenza.
Non importa da dove vengo e dove andrò, solo chi saprà leggere la mia anima entrerà nel mio cuore.
Se tutte le persone avessero più valori e meno egoismo io credo che tante cose cesserebbero di esistere. Se molti di noi cominciassero ad apprezzare di più il silenzio a tante inutili parole ci sarebbe più amore e meno cattiveria. Se ognuno di noi cominciasse a pensare di più a ciò che lo riguarda smettendo di pensare e giudicare ciò che riguarda gli altri sarebbe già un mondo perfetto!
Sono in collisione violenta con il mio buon senso!