Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Noi stessi ci piangiamo addosso le nostre stesse lacrime. Come salici. I calici, sotto, a raccogliere foglie e lacrime.
Noi stessi ci piangiamo addosso le nostre stesse lacrime. Come salici. I calici, sotto, a raccogliere foglie e lacrime.
Se non trovi tempo per me molto probabilmente non hai interesse nel trovarlo. Vivo di onestà e chiarezza io, non di bugie e prese per il culo!
Ho imparato ad aver cura di me. Adesso so scegliere chi portare nel cuore. Ora so decidere chi tenermi vicino, ora so capire chi merita e chi no. E so che malgrado tutto ciò verrò ferita ancora, ma ora so che saprò cavarmela.
Ho delle voci nella testa… mi parlano come se mi conoscessero, ma io non parlo mai a Loro.
La disperazione è impotenza. Impotenza di fronte a qualcosa più grande di te… Il dolore è quando ciò che vuoi non lo puoi avere perché qualcuno o qualcosa te lo impedisce.
Non sei tu a voler guardare al passato, altri ti prendono per mano ributtandoti dentro. Non puoi fare altro che guardare indietro una volta smossi i ricordi, la curiosità torna a galla.
Scissioni elettive. Li chiamo così i frammenti che saltano in aria come mine vaganti, a rischio scoppio, da quel mio me centrale che avrebbe bisogno di interezza. Proiezioni. Salti funambolici tra il trapezio del Sé e l’isoscele dell’Io. Tonalità. Crome e diesis che mi urlano dentro in sinfonie distorte e stonate. E più mi urlo, mi urlano, più m’insonorizzo e più non mi do retta. Il “no” è la mia ottava nota musicale. Mi sbatto gli occhi in faccia. Mi allontano, di schiena. C’è chi si prende le misure; io mi prendo le distanze.