Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Gli accessori dei quali non potrei fare a meno? Occhiali da sole, il mio sorriso più bello ed il mio cuore vintage. Un po’ di swing nelle vene, un block notes ed una penna.
Gli accessori dei quali non potrei fare a meno? Occhiali da sole, il mio sorriso più bello ed il mio cuore vintage. Un po’ di swing nelle vene, un block notes ed una penna.
Io penso che è quando non si capisce più dove si sta di casa che, in realtà, abbiamo tutte le risposte, semplicemente, sono risposte che non ci aspettavamo di maturare e di nutrire, sono quelle che ci scombinano piani e convinzioni che erano state costruite ad hoc per creare un’impalcatura rassicurante. Non vale la pena salvarci dalle stesse, come a porci in evitamento difensivo, negandole, disconfermandoci a nostra volta. Accettiamole e facciamoci i conti, piuttosto.
Diventi forte quando l’indifferenza di certe persone nemmeno ti sfiora.
I passi insicuri della vita.
Ho un pianto di cose perdute e mai avute che ciò che ho mi è invisibile.
A volte, l’unica cosa da chiedersi è se si è pronti a correre il rischio.
Fatta di fiori e rami, ché la carne mi cade per strada a brandelli sotto i colpi della vita. Sono la mia natura selvaggia, la mia soglia matrigna, l’indisponente, l’odiato, lo scherno, l’invidia per braccia e gambe che gesticolano e camminano normalmente. Ho le stampelle attaccate agli occhi per non cadere difronte alle immagini mentali che proiettano ricordi e li introiettano ancor più, relegandoli su un letto antidecubito, ché troppe volte mi hanno lacerato, aprendo le piaghe nella membrana sottilissima di emozioni e memoria. Profumo d’essenza di fiori di loto e ninfee sul pelo d’acqua di stagno che genera muschio sulle pareti umide di archetipi immaginifici, astratti, confusi.