Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Le mie emozioni hanno mille tane; spesso letargiche, aspettano parole. Vanno dalla pelle a reticoli di vene fitti. Saranno radici, mi son detta troppe volte.
Le mie emozioni hanno mille tane; spesso letargiche, aspettano parole. Vanno dalla pelle a reticoli di vene fitti. Saranno radici, mi son detta troppe volte.
Il cuore è più allegro quando è visitato da tanta gente, è colmo di visi, parole, momenti, ma non è sempre alta stagione. Noi lasciamo aperto la porta del cuore e mentre aspettiamo che arrivi qualcuno. Facciamo un po’ di spazio, buttiamo via il superfluo e poi alleniamoci amando noi stessi stessi, perché noi siamo la cosa più importante che abbiamo. Da sempre.
La sofferenza degli altri attira come avvoltoi sulle carogne, permette di dimenticare la propria, di infelicità, affogata dentro una vita luccicante e perfetta.
Ci si abitua anche a questo vuoto dentro. Le parole fanno eco come in una caverna dall’antro minaccioso. Vedo solo il bianco ed il nero come la neve di notte, come l’inchiostro sulla carta, come la scacchiera su cui giocare la mia partita con te, come la stoffa del pied de poule di un foulard, come lo sheridan’s dolcissimo che mi tiene compagnia, lasciandomi affogare. Se la crisalide spaccasse il vetro, allora, sarebbe colore.
E arriverà il tempo, e involontariamente aspetterò la pazienza nell’osare.
Ogni tua sguardo mancato è un attimo della mia vita guadagnato.
Ho bisogno di staccare dal mondo, ho bisogno di staccare da questa quotidianità che mi assale, da questa ruota che gira vorticosamente come la bobina di un film riavvolta che mi pare di vedere ogni giorno.