Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Penso a queste cose piccole, piccole, piccole e sono proprio queste a farmi il cuore grande, grande, grande. Le stringo forte, chiuse nel mio pugno. Dovessi aprire il palmo di colpo, ne uscirebbero rondini in volo.
Penso a queste cose piccole, piccole, piccole e sono proprio queste a farmi il cuore grande, grande, grande. Le stringo forte, chiuse nel mio pugno. Dovessi aprire il palmo di colpo, ne uscirebbero rondini in volo.
Oggi sono in lutto. È morta la mia voglia di capire gli altri.
Mi dicono di essere felice perché io un lavoro ce l’ho, ma non dovrei anche avere una vita oltre quello?
Mi rintano nel surreale perché il reale non è all’altezza delle mie emozioni.
Il coraggio che rimuove troppo radicalmente il dolore avvelena questo e noi stessi.
Piange il cielo anche questa sera. Piange per l’ingratitudine del mondo che lascia morire molti suoi figli, piange per l’opportunità non data a chi ci tende la mano, piange per coloro che vorremmo sterminare e con le ruspe calpestare, piange per gli stupratori di angeliche anime, piange per una chiesa che di cristo si è dimenticata, piange per le porte chiuse e mai spalancate, piange per la musica senza più note, piange per i sorrisi da tempo congelati, piange per le madri lasciate soli in uno ospizio ho un letto d’ospedale. Piange il cielo pure questa sera sull’azzurro mare che corpi di fanciulli vede galleggiare, e che nessuno più al suo petto stringerli vuol fare e ora piango pure io che cielo non oso più guardare.
Qui tra il cielo e la terra. Silenzio attorno a me, mentre il buio mi circonda, io mi sento sempre più sola, accarezzo quell’unica stella che brilla. Non vedo la luna, anche lei si è nascosta ai miei occhi. Nessun desiderio da esprimere. Nemmeno un sogno da sognare. Qui siamo io e la mia anima, attendiamo la fine di un anno.