Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Macerie color indaco, che le cose sfatte e distrutte hanno il livido delle percosse interne.
Macerie color indaco, che le cose sfatte e distrutte hanno il livido delle percosse interne.
Nelle ore notturne, quando i pensieri sono tenaglie, quando il desiderio di te è tagliola, quando divento il mio peggior nemico, spaventoso pericolo, la punta di una stilografica mi trafigge, lenta, il cuore in una carezzevole quanto sadica tortura e mi abbandono alle confessioni, ai rigurgiti di passione che hanno un solo volto ed un solo nome, l’innominabile e l’irraggiungibile che così bene rifocillano il protendere smanioso verso te. Zone scure, zone chiare, salti funambolici tra mille fantasie, librarsi in aria tra abbracci virtuali, baci umidi, accennati, poi, forti. Ritorno alla mia stilografica che preme di più tra le vene pulsanti, sgorganti, grondanti sangue misto a voglia, immagino solo la tua pelle a lenirla nel suo bruciore intenso. Tu, cura delle mie ustioni scritte nell’anima.
Quando gli altri tentano di minare il vostro rispetto e schiacciare la vostra dignità, ricordate che taluni lo hanno fatto già a se stessi.
Gradiremmo tutti essere accettati per quello che siamo e non per quello che abbiamo da offrire.
Ci sono persone che si mostrano normali ma che dentro hanno un delizioso groviglio di complicazioni.
L’invincibilità di un pensiero e la sua robustezza, dipendono fortemente dalla velocità di balzo nelle mente e la successiva pianificazione comprendendone la sua pazzia.
Ho trovato casa. Di notte. Al buio. Quando le tue braccia mi hanno fatto tetto…