Mariella Buscemi – Vita
Basta non chiamarli mai errori. dopotutto, finché siamo ragazzi possiamo chiamarli esperienze e da grandi mosse per tentare la sorte.
Basta non chiamarli mai errori. dopotutto, finché siamo ragazzi possiamo chiamarli esperienze e da grandi mosse per tentare la sorte.
La solitudine da voce all’anima.
La vita è come una goccia di pioggia: vede il mondo intero prima di cadere a terra in un punto ben preciso, non sa dove andrà a cadere ed alla fine si unirà a tutte le altre gocce.
Alcuni sostengono la convinzione che Dio non esiste, io credo con consapevolezza che, solamente perché, per vari motivi di distanza e di difetto umano, non posso né vedere né conoscere tutte le persone di questo mondo, non significa che esse non ci sono. Molto spesso, ad esempio, mi è capitato di sentirmi sola con gli altri accanto, i perché sono molti; ma ho provato una forte serenità nell’abbraccio della solitudine, dove, pregando, ho potuto sentire la compagnia di Dio e la presenza viva di Gesù Cristo che tra gli schiaffi e le lacrime ricevuti dai comportamenti di molte persone, parenti, amici, conoscenti, ma anche persone sconosciute, non mi Ha mai abbandonata.
Ogni giorno rappresenta un pezzetto del puzzle che è la nostra vita. Solo quando sarà compiuto sarà possibile tirarne le fila. Fino ad allora saranno solo strade, tutte diverse tra loro, con ognuna una differente destinazione. Sarebbe bello poter giocare con quei fili all’infinito per realizzare un presente a piacere, come si guarnisce una pizza, o si tinge una tela. Essere quindi architetti del mondo, muovendo tra le dita i fili di ogni burattino che lo abita. Ma questi sono solo pensieri…
Il tempo è come la corteccia degli alberi, ricopre di una veste leggera gli esseri umani lasciando però trasparire le tracce dell’età.
La vita, a volte, è un sogno. Spesso certi risvegli, sono la nostra vera nascita.