Mariella Mulas – Felicità
Un tuo fiore m’incantò, mi pose sguardi promessi, mi donò il profumo che cercavo e poi il tuo sorriso, che mi vestì di danza di petali… ed io ti abbracciai!
Un tuo fiore m’incantò, mi pose sguardi promessi, mi donò il profumo che cercavo e poi il tuo sorriso, che mi vestì di danza di petali… ed io ti abbracciai!
Non puoi obbligare una persona ad essere felice, nemmeno se lei rende felice te. La felicità è come la morte, o viene naturale, o è un crimine.
Era a tal punto una persona solare, tra le piante un sempre verde, che si notava subito ogni sua incline debolezza, mancanza, ogni sua minimo calo di allegria; perché nessuno se lo aspettava perché lei era la gioia.
Vento d’amicizia sfiora il mio tempo… lo profuma improvviso di petali di primavera… lo accarezza con brezze lievi di sorrisi… lo culla tra onde che cantano in risacche ondulanti… Ora mi vesto di sguardi nascosti… oltre mura che avvertono la levità dell’essere… oltre esistenze che tutto e niente sanno ma esistono tendendo parole.
La vera felicità nei volti e nella vita di alcune persone spesso scatena invidie e gelosia nella vita di persone cattive e sole.
Quando vedi che i tuoi genitori hanno fatto di tutto per renderti felice, il tuo primo obbiettivo è ripagarli rendendoli felici.
La felicità? La voglia di fare le pazzie senza pensarci un attimo… fare la prima cosa che viene in mente e avere un’adrenalina nel corpo che rende liberi.