Mario Mieli – Omosessualità
Lo status quo eterosessuale, tramite il “progressismo”, medita un’integrazione totale dell’omosessualità, un suo rientro (dalla porta di servizio) nelle strutture della famiglia.
Lo status quo eterosessuale, tramite il “progressismo”, medita un’integrazione totale dell’omosessualità, un suo rientro (dalla porta di servizio) nelle strutture della famiglia.
Meno male che gli ebrei conservatori israeliani si sono finalmente accorti che gli omosessuali esistono in tutte le razze e in tutti i tipi di società. Evidentemente lo hanno sempre saputo, ma erano sempre stati poco disposti ad ammetterlo per vergogna, pudore o chissà quale motivo.
L’omosessualità fu un fenomeno frequente, quasi un’istituzione munita di importanti funzioni, presso i popoli antichi all’apice della loro civiltà.
Se sei gay e la chiesa o il Papa ti da sui nervi o ti fa incazzare nero, smettila di essere cattolico e punto. E se, malgrado questo, ti va di continuare ad essere solo cristiano, prosegui ad esserlo a modo tuo o come più ti piace… soprattutto perché Gesù non era cattolico e, a dirla tutta, né tantomeno cristiano.
Il problema che devono affrontare gli omosessuali è che si propongono di conquistare l’amore di un “vero” uomo. Se ci riescono falliscono. Un uomo che va con altri uomini non è quello che definirebbero un vero uomo.
Omofobi, bigotti e compagnia bella, non lasciatevi ingannare dalla vostra ignoranza o pseudo-intelligenza. Credetemi, è più facile trovare un crocevia senza incrocio che un gay che sia frocio.
Caro omofobo, invece di occuparti della mia omosessualità dichiarata e naturalmente vissuta, occupati della tua che mi pare venga, per mera ipocrisia, falso pudore o chissà per qual altro assurdo motivo, fino ad oggi nascosta, repressa e del tutto rifiutata da te stesso.