Mario Monicelli – Speranza
La speranza è una trappola infame inventata dai padroni.
La speranza è una trappola infame inventata dai padroni.
La felicità è un granello di sabbia che ti ritrovi, inaspettatamente, fra le dita. Apri la mano ed è già sparito portandosi via la tua speranza.
Non spegnerti piccola luce in questi tempi che tolgono il fiato, lasciati alimentare da tutto ciò che hai sempre sentito nel tuo cuore e che conosci fin dalla nascita. Anche se il buio avanza e le cose sembrano irrimediabili tu non spegnerti, sei fioca ed illumini poco ma non sei ancora spenta, lasciati custodire da chi ti ama lasciati salvare da chi crede in te lasciati proteggere da chi darebbe la sua vita per te. Sei un piccolo faro a cui molti guardano per il loro cammino e che vorrebbero distribuire a coloro che hanno spento il loro cuore, quindi fallo per tutti quelli che ti anelano e che ti bramano con tutto il loro io. Non spegnerti piccola luce, non spegnerti speranza.
Lo speranzicidio di primo grado è il reato morale più atroce, di chi premeditatamente uccide la fiducia nel futuro, sotterrando illusioni sotto metri di cemento.
Nei nostri sogni si cela la speranza di ogni giorno, ma sopratutto la consapevole realtà del nostro domani.
La speranza è quell’arma che, consegnata nelle mani del condannato, gli fa credere che fino all’ultimo secondo possa esserci qualcosa che possa cambiarne la sorte; consentendogli, di salire tranquillo i gradini del patibolo.
La sensibilità è una preghiera di speranza, recitata da un cuore lacerato dalla sofferenza.