Mario Pugliese – Frasi sulla Natura
La delicatezza dell’acqua riesce a scalfire e scolpire una roccia, meglio di un martello e uno scalpello.
La delicatezza dell’acqua riesce a scalfire e scolpire una roccia, meglio di un martello e uno scalpello.
Pasqua Pasquetta il picnic domani m’aspetta, ma se mi butti acqua dall’altopiano mi rovini tutto il piano e durante la giornata io ci rimango male. Perciò datti una mossa e metti il sole in mostra.
I colori sono medicine per l’anima gratuitamente fornite dalla farmacia dell’Universo. Se ne consiglia l’assunzione per via visiva, emotiva e passionale un sacco di volte al giorno soprattutto in caso di disturbi quali ombre, tristezze e malumore.
Impigliata nelle trame del cielo, lascio che il blu della notte mi precipiti addosso.
La bellezza rinnovata del Mondo e delle stelle parla da sola dell’enorme spirito invidiato dall’Onnipotente: più splendido degli angeli, più profondo dei pensieri di Dio, di conoscenze più luminose di quelle del Maestro, una perla più bella di Lui e degli dèi e di tesori immensi. Il ladrocinio perpetrato dal Padre per impossessarsi delle acque azzurre dell’eternità è solo avere, e dimostra che la sua immortalità è solo espoliazione degli esseri che vede più grandi, di cui vuole avere la luce. E quindi, non è immortalità. E questa trasformazione non è altro Dio che vuole invertire la sua natura e diventare bene, consumare la vita fino alla fine, e la scienza, immobile nella sua esattezza, non i sogni che in fondo si muovono assecondando vento, gli dice che questo tentativo è mortale. Mutando il suo universo nella nuova luce e nuove acque dal sangue, si è guadagnato l’estinzione di quello che ama, ma amare è una parola grossa, che desidera fare suo nel Regno del Messia. Il desiderio non conosce il futuro, se non le sue ambizioni in un tempo immaginario, che non esiste. Non vede se non quello che la sua avidità brama, e odia la verità dei fatti che gli mostra il suo vero volto, il capolinea di una strada fatta di morti, di corpi usati per la Parola che vale solo metà di quanto vorrebbe, la verità da una parte e la falsità e l’arbitrarietà usate per nascondere la propria natura. Che si annullano a vicenda. Quindi questa luce, a che serve. Gli angeli la barattano per l’eternità, aureole rapinate, e un’isola dove l’apparenza nasconde ormai la disarmonia inconcepibile della Ruota. È proprio la maschera, questa volta, a svelare e mostrare cosa c’è dietro, mai accaduto prima. Ed è stato il mio spirito, nella morte, nel giudizio del Padre per sterminare ed appropriarsi e abbellirsi di questa eredità di luce smisurata, a farlo. Incredibile. Straordinario.
Le piante, gli animali, la natura tutta, sopravvive all’uomo; mentre la malvagità veste abiti da prete, noi ribelli buoni, preti per fede, assistiamo impotenti al suicidio umano, sopportando il fango di chi per invidia, ci vorrebbe cattivi, come loro.
Io credo che un bacio sia “respirarsi il cuore” e sentirsi il sapore dell’anima sulla punta delle labbra.
Pasqua Pasquetta il picnic domani m’aspetta, ma se mi butti acqua dall’altopiano mi rovini tutto il piano e durante la giornata io ci rimango male. Perciò datti una mossa e metti il sole in mostra.
I colori sono medicine per l’anima gratuitamente fornite dalla farmacia dell’Universo. Se ne consiglia l’assunzione per via visiva, emotiva e passionale un sacco di volte al giorno soprattutto in caso di disturbi quali ombre, tristezze e malumore.
Impigliata nelle trame del cielo, lascio che il blu della notte mi precipiti addosso.
La bellezza rinnovata del Mondo e delle stelle parla da sola dell’enorme spirito invidiato dall’Onnipotente: più splendido degli angeli, più profondo dei pensieri di Dio, di conoscenze più luminose di quelle del Maestro, una perla più bella di Lui e degli dèi e di tesori immensi. Il ladrocinio perpetrato dal Padre per impossessarsi delle acque azzurre dell’eternità è solo avere, e dimostra che la sua immortalità è solo espoliazione degli esseri che vede più grandi, di cui vuole avere la luce. E quindi, non è immortalità. E questa trasformazione non è altro Dio che vuole invertire la sua natura e diventare bene, consumare la vita fino alla fine, e la scienza, immobile nella sua esattezza, non i sogni che in fondo si muovono assecondando vento, gli dice che questo tentativo è mortale. Mutando il suo universo nella nuova luce e nuove acque dal sangue, si è guadagnato l’estinzione di quello che ama, ma amare è una parola grossa, che desidera fare suo nel Regno del Messia. Il desiderio non conosce il futuro, se non le sue ambizioni in un tempo immaginario, che non esiste. Non vede se non quello che la sua avidità brama, e odia la verità dei fatti che gli mostra il suo vero volto, il capolinea di una strada fatta di morti, di corpi usati per la Parola che vale solo metà di quanto vorrebbe, la verità da una parte e la falsità e l’arbitrarietà usate per nascondere la propria natura. Che si annullano a vicenda. Quindi questa luce, a che serve. Gli angeli la barattano per l’eternità, aureole rapinate, e un’isola dove l’apparenza nasconde ormai la disarmonia inconcepibile della Ruota. È proprio la maschera, questa volta, a svelare e mostrare cosa c’è dietro, mai accaduto prima. Ed è stato il mio spirito, nella morte, nel giudizio del Padre per sterminare ed appropriarsi e abbellirsi di questa eredità di luce smisurata, a farlo. Incredibile. Straordinario.
Le piante, gli animali, la natura tutta, sopravvive all’uomo; mentre la malvagità veste abiti da prete, noi ribelli buoni, preti per fede, assistiamo impotenti al suicidio umano, sopportando il fango di chi per invidia, ci vorrebbe cattivi, come loro.
Io credo che un bacio sia “respirarsi il cuore” e sentirsi il sapore dell’anima sulla punta delle labbra.
Pasqua Pasquetta il picnic domani m’aspetta, ma se mi butti acqua dall’altopiano mi rovini tutto il piano e durante la giornata io ci rimango male. Perciò datti una mossa e metti il sole in mostra.
I colori sono medicine per l’anima gratuitamente fornite dalla farmacia dell’Universo. Se ne consiglia l’assunzione per via visiva, emotiva e passionale un sacco di volte al giorno soprattutto in caso di disturbi quali ombre, tristezze e malumore.
Impigliata nelle trame del cielo, lascio che il blu della notte mi precipiti addosso.
La bellezza rinnovata del Mondo e delle stelle parla da sola dell’enorme spirito invidiato dall’Onnipotente: più splendido degli angeli, più profondo dei pensieri di Dio, di conoscenze più luminose di quelle del Maestro, una perla più bella di Lui e degli dèi e di tesori immensi. Il ladrocinio perpetrato dal Padre per impossessarsi delle acque azzurre dell’eternità è solo avere, e dimostra che la sua immortalità è solo espoliazione degli esseri che vede più grandi, di cui vuole avere la luce. E quindi, non è immortalità. E questa trasformazione non è altro Dio che vuole invertire la sua natura e diventare bene, consumare la vita fino alla fine, e la scienza, immobile nella sua esattezza, non i sogni che in fondo si muovono assecondando vento, gli dice che questo tentativo è mortale. Mutando il suo universo nella nuova luce e nuove acque dal sangue, si è guadagnato l’estinzione di quello che ama, ma amare è una parola grossa, che desidera fare suo nel Regno del Messia. Il desiderio non conosce il futuro, se non le sue ambizioni in un tempo immaginario, che non esiste. Non vede se non quello che la sua avidità brama, e odia la verità dei fatti che gli mostra il suo vero volto, il capolinea di una strada fatta di morti, di corpi usati per la Parola che vale solo metà di quanto vorrebbe, la verità da una parte e la falsità e l’arbitrarietà usate per nascondere la propria natura. Che si annullano a vicenda. Quindi questa luce, a che serve. Gli angeli la barattano per l’eternità, aureole rapinate, e un’isola dove l’apparenza nasconde ormai la disarmonia inconcepibile della Ruota. È proprio la maschera, questa volta, a svelare e mostrare cosa c’è dietro, mai accaduto prima. Ed è stato il mio spirito, nella morte, nel giudizio del Padre per sterminare ed appropriarsi e abbellirsi di questa eredità di luce smisurata, a farlo. Incredibile. Straordinario.
Le piante, gli animali, la natura tutta, sopravvive all’uomo; mentre la malvagità veste abiti da prete, noi ribelli buoni, preti per fede, assistiamo impotenti al suicidio umano, sopportando il fango di chi per invidia, ci vorrebbe cattivi, come loro.
Io credo che un bacio sia “respirarsi il cuore” e sentirsi il sapore dell’anima sulla punta delle labbra.