Mario Pugliese – Vita
Molti vivono e agiscono in base a quello che la gente potrebbe pensare e non fanno quello che realmente vorrebbero fare.
Molti vivono e agiscono in base a quello che la gente potrebbe pensare e non fanno quello che realmente vorrebbero fare.
Ripensi alle prime corse in bicicletta, alle ginocchia sbucciate, ai calci ad un vecchio pallone sgonfio e ti accorgi che gli anni passano in fretta, che quello riflesso non è più il bambino spensierato di una volta. Il peso del tempo si fa sentire, ma non è stanchezza, è solo l’ombra dell’uomo che sta crescendo insieme a te e più lei si allunga più aumentano le responsabilità.
Tat twam asi. Questa cosa vivente, sei tu.
Se ci pensi, tutto ha un senso.
“Addio” ha il sapore un po’ amaro della chiusura, del distacco permanente. Mentre so in cuor mio che difficilmente riuscirò a mettere la parola “fine” a questo capitolo, a chiudere la porta a chiave.
La morte è solo un limite che la parte oscura della vita stessa, la sua negazione, crede di dover necessariamente imporre agli esseri viventi. Ma l’amore pur vivendo è solo essenza e non c’è morte che possa davvero ucciderlo se è così forte da sopravvivere a chi lo ha vissuto.
Ci rendiamo conto troppo tardi di quanto possiamo mirare in alto per quelle che sono le nostre reali possibilità.