Mark Twain – Vita
L’uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco.
L’uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco.
Un libro aperto è mentore di verità opache, Chiuso è lo scrigno custode dell’anima.
La mia pazienza è infinita fino a che non termina!
I rimpianti non servono a niente, ed abbandonarsi a essi vuol dire perdere tempo presente per un passato che non ci appartiene.
La giovinezza non è un periodo della vita, e uno stato d’animo, che consiste una certa forma della volontà. In una disposizione dell’immaginazione, in una forza emotiva nel prevalere dell’audacia sulla timidezza, della sete dell’avventura, sull’amore per le comodità. Non si invecchia per il semplice fatto di aver vissuto un certo numero di anni, ma solo quando si abbandonano i propri ideali. Se gli anni tracciano i loro solchi sul corpo, le rinunce all’entusiasmo li traccia sull’anima. Essere giovane significa conservare a sessanta, a settant’anni, l’amore del meraviglioso, lo stupore per le cose sfavillanti e i pensieri luminosi, le sfide intrepide lanciate agli avvenimenti, il desiderio insaziabile del fanciullo per tutto ciò che è nuovo, il senso del lato piacevole e lieto dell’esistenza. Resterete giovani finché il vostro cuore saprà riceve i messaggi di bellezza, di audacia, di coraggio, di grandezza, di forza che vi giungono dalla terra da un uomo o dall’infinito. Quando tutte le fibre del vostro cuore saranno spezzate e su di esso si saranno accumulate le nevi del pessimismo e il ghiaccio del cinismo è solo allora che diverrete vecchi e possa Iddio aver pietà della vostra anima.
L’orologio della vita. In ogni istante della mia vita, il tuo scandire Tic! Tac! È presente sin dalla nascita, a quando sarà finita. Lento e costante il tuo Tic! Tac! Mi accompagni nella gioia e nel l dolore. Sei testimone di tutto e di tutti senza conoscere ne stanchezza e ne noia. Quando sono nata sei stato il primo a darmi il benvenuto col tuo Tic! Tac!, quando morirò, sarai il primo a darmi l’ultimo saluto col tuo Tic! E tac!. Come un bravo notaio hai registrato tutto con pazienza e con costanza, perché solo tu sai, nel tempo, di ognuno l’esistenza. Tic! Tac! Tic! Il tempo vola. I giorni passano come se fossero minuti. Più il tempo passa e più ho la sensazione che la vita mi sfugga di mano. Passa veloce, troppo veloce, che non mi da il tempo di riflettere su cosa fare, molte volte mi inganna pensando di avere tutto il tempo che voglio per fare moltissime cose e invece finisco la giornata senza aver concluso un bel niente. Mi viene da pensare ma capita solo a me?
La vita è oggi e il domani ancora non è scritto.
Un libro aperto è mentore di verità opache, Chiuso è lo scrigno custode dell’anima.
La mia pazienza è infinita fino a che non termina!
I rimpianti non servono a niente, ed abbandonarsi a essi vuol dire perdere tempo presente per un passato che non ci appartiene.
La giovinezza non è un periodo della vita, e uno stato d’animo, che consiste una certa forma della volontà. In una disposizione dell’immaginazione, in una forza emotiva nel prevalere dell’audacia sulla timidezza, della sete dell’avventura, sull’amore per le comodità. Non si invecchia per il semplice fatto di aver vissuto un certo numero di anni, ma solo quando si abbandonano i propri ideali. Se gli anni tracciano i loro solchi sul corpo, le rinunce all’entusiasmo li traccia sull’anima. Essere giovane significa conservare a sessanta, a settant’anni, l’amore del meraviglioso, lo stupore per le cose sfavillanti e i pensieri luminosi, le sfide intrepide lanciate agli avvenimenti, il desiderio insaziabile del fanciullo per tutto ciò che è nuovo, il senso del lato piacevole e lieto dell’esistenza. Resterete giovani finché il vostro cuore saprà riceve i messaggi di bellezza, di audacia, di coraggio, di grandezza, di forza che vi giungono dalla terra da un uomo o dall’infinito. Quando tutte le fibre del vostro cuore saranno spezzate e su di esso si saranno accumulate le nevi del pessimismo e il ghiaccio del cinismo è solo allora che diverrete vecchi e possa Iddio aver pietà della vostra anima.
L’orologio della vita. In ogni istante della mia vita, il tuo scandire Tic! Tac! È presente sin dalla nascita, a quando sarà finita. Lento e costante il tuo Tic! Tac! Mi accompagni nella gioia e nel l dolore. Sei testimone di tutto e di tutti senza conoscere ne stanchezza e ne noia. Quando sono nata sei stato il primo a darmi il benvenuto col tuo Tic! Tac!, quando morirò, sarai il primo a darmi l’ultimo saluto col tuo Tic! E tac!. Come un bravo notaio hai registrato tutto con pazienza e con costanza, perché solo tu sai, nel tempo, di ognuno l’esistenza. Tic! Tac! Tic! Il tempo vola. I giorni passano come se fossero minuti. Più il tempo passa e più ho la sensazione che la vita mi sfugga di mano. Passa veloce, troppo veloce, che non mi da il tempo di riflettere su cosa fare, molte volte mi inganna pensando di avere tutto il tempo che voglio per fare moltissime cose e invece finisco la giornata senza aver concluso un bel niente. Mi viene da pensare ma capita solo a me?
La vita è oggi e il domani ancora non è scritto.
Un libro aperto è mentore di verità opache, Chiuso è lo scrigno custode dell’anima.
La mia pazienza è infinita fino a che non termina!
I rimpianti non servono a niente, ed abbandonarsi a essi vuol dire perdere tempo presente per un passato che non ci appartiene.
La giovinezza non è un periodo della vita, e uno stato d’animo, che consiste una certa forma della volontà. In una disposizione dell’immaginazione, in una forza emotiva nel prevalere dell’audacia sulla timidezza, della sete dell’avventura, sull’amore per le comodità. Non si invecchia per il semplice fatto di aver vissuto un certo numero di anni, ma solo quando si abbandonano i propri ideali. Se gli anni tracciano i loro solchi sul corpo, le rinunce all’entusiasmo li traccia sull’anima. Essere giovane significa conservare a sessanta, a settant’anni, l’amore del meraviglioso, lo stupore per le cose sfavillanti e i pensieri luminosi, le sfide intrepide lanciate agli avvenimenti, il desiderio insaziabile del fanciullo per tutto ciò che è nuovo, il senso del lato piacevole e lieto dell’esistenza. Resterete giovani finché il vostro cuore saprà riceve i messaggi di bellezza, di audacia, di coraggio, di grandezza, di forza che vi giungono dalla terra da un uomo o dall’infinito. Quando tutte le fibre del vostro cuore saranno spezzate e su di esso si saranno accumulate le nevi del pessimismo e il ghiaccio del cinismo è solo allora che diverrete vecchi e possa Iddio aver pietà della vostra anima.
L’orologio della vita. In ogni istante della mia vita, il tuo scandire Tic! Tac! È presente sin dalla nascita, a quando sarà finita. Lento e costante il tuo Tic! Tac! Mi accompagni nella gioia e nel l dolore. Sei testimone di tutto e di tutti senza conoscere ne stanchezza e ne noia. Quando sono nata sei stato il primo a darmi il benvenuto col tuo Tic! Tac!, quando morirò, sarai il primo a darmi l’ultimo saluto col tuo Tic! E tac!. Come un bravo notaio hai registrato tutto con pazienza e con costanza, perché solo tu sai, nel tempo, di ognuno l’esistenza. Tic! Tac! Tic! Il tempo vola. I giorni passano come se fossero minuti. Più il tempo passa e più ho la sensazione che la vita mi sfugga di mano. Passa veloce, troppo veloce, che non mi da il tempo di riflettere su cosa fare, molte volte mi inganna pensando di avere tutto il tempo che voglio per fare moltissime cose e invece finisco la giornata senza aver concluso un bel niente. Mi viene da pensare ma capita solo a me?
La vita è oggi e il domani ancora non è scritto.