Marlene Dietrich – Comportamento
È più facile che i deboli rendano deboli i forti, piuttosto che i forti rendano forti i deboli.
È più facile che i deboli rendano deboli i forti, piuttosto che i forti rendano forti i deboli.
L’unico modo di conservare la propria solitudine è di offendere tutti, prima di tutti, coloro che si ama.
I muri invalicabili sono sempre i più ambiti da scalare.
Dove l’ignoranza urla, l’intelligenza tace. È una questione di stile: Signori si nasce… Stronzi pure!
Si è grandi se non si dimentica di essere stati piccoli.
La solitudine, parcheggio momentaneo dove ci rifugiamo per sfuggire agli altri.
L’incontro con se stessi è una delle esperienze più sgradevoli alle quali si sfugge proiettando tutto ciò che è negativo sul mondo circostante. Chi è in condizione di vedere la propria ombra e di sopportarne la conoscenza ha già assolto una piccola parte del compito.
L’unico modo di conservare la propria solitudine è di offendere tutti, prima di tutti, coloro che si ama.
I muri invalicabili sono sempre i più ambiti da scalare.
Dove l’ignoranza urla, l’intelligenza tace. È una questione di stile: Signori si nasce… Stronzi pure!
Si è grandi se non si dimentica di essere stati piccoli.
La solitudine, parcheggio momentaneo dove ci rifugiamo per sfuggire agli altri.
L’incontro con se stessi è una delle esperienze più sgradevoli alle quali si sfugge proiettando tutto ciò che è negativo sul mondo circostante. Chi è in condizione di vedere la propria ombra e di sopportarne la conoscenza ha già assolto una piccola parte del compito.
L’unico modo di conservare la propria solitudine è di offendere tutti, prima di tutti, coloro che si ama.
I muri invalicabili sono sempre i più ambiti da scalare.
Dove l’ignoranza urla, l’intelligenza tace. È una questione di stile: Signori si nasce… Stronzi pure!
Si è grandi se non si dimentica di essere stati piccoli.
La solitudine, parcheggio momentaneo dove ci rifugiamo per sfuggire agli altri.
L’incontro con se stessi è una delle esperienze più sgradevoli alle quali si sfugge proiettando tutto ciò che è negativo sul mondo circostante. Chi è in condizione di vedere la propria ombra e di sopportarne la conoscenza ha già assolto una piccola parte del compito.