Marvin Minsky – Personaggi famosi
Se le macchine pensano, io sono una macchina e so pensare.
Se le macchine pensano, io sono una macchina e so pensare.
All’età di settantadue anni, nel 1797, quando posso dire “vixi” benchè viva ancora, mi sarebbe difficile trovarmi uno svago più piacevole… Nel rammentare i piaceri da me provati, li rinnovo, ne godo di nuovo, e rido delle fatiche sopportate che non sento più. Particella dell’universo, parlo all’aria… So di aver vissuto perchè ho avuto delle sensazioni.
L’umiltà è una virtù stupenda. Ma non quando si esercita nella dichiarazione dei redditi.
Sforzandoci, possiamo facilmente imparare a sopportare le avversità soprattutto, quelle di un altro.
Voglio parlarvi della carezza. Questo gesto in estinzione, rivoluzionario, incompreso persino dal vocabolario. Carezza: “Tenera dimostrazione di amorevolezza e di benevolenza un po’ leziosa che si fa lisciando con il palmo della mano. Esempio: far le carezze al gatto.” Riscopriamo il significato di “carezza”. Tocco della vita. Il Cristo ha resuscitato i morti con una carezza c’è l’accoglienza. In una vera carezza c’è la cognizione del dolore dell’altro, perché reggere il voltaggio di una autentica carezza è difficile quanto un miracolo. È con una carezza che Maometto sposta la montagna e la morte si concilia con la vita. La carezza è un ponte fra due abissi di solitudine. Perciò il cielo e la terra passeranno, ma certe carezze non passeranno mai. (Jack Folla)
Ci sono marinai e ci sono uomini di terra: io appartengo alla seconda categoria. Sono un contadino io, mi piace la campagna. Mai la sabbia mi ha visto ignudo. L’acqua non mi garba. Sono proprio refrattario. E difatti non mi lavo mai.
Mi sono sposata con Raimondo perché era l’unico in tutto l’orizzonte che mi potesse dare un figlio, fidandomi.