Marzia Paciantoni – Libri
Mentre urliamo al mondo la nostra speranza e ridiamo per a crepapelle per un nonnulla, dichiariamo i nostri sogni alla madre terra, o forse sarebbe meglio dire alla madre sabbia.
Mentre urliamo al mondo la nostra speranza e ridiamo per a crepapelle per un nonnulla, dichiariamo i nostri sogni alla madre terra, o forse sarebbe meglio dire alla madre sabbia.
Ti conosco così bene che ognuna delle tue reazioni l’ho prevista e poi l’ho vista fastidiosamente capitare.
Scrivi a Lancia del Sole. Doran Martell deve sapere che il figlio di sua sorella è ancora vivo, ed è tornato per reclamare il trono di suo padre.
Certe penne scrivono, altre sanguinano. Sono quest’ultime che trasudano i mali del mondo, che ricuciono ferite mai rimarginate dal tempo.
Fra i vecchi libri, rari sono quelli che, in mezzo all’incomprensibile e al troppo comprensibile, hanno conservato un contenuto vivo.
L’odio per quell’uomo mi arde nel petto come un fuoco divampante, sì, perfino ora che è morto.Dio sa se non avrei impedito il duello, se appena ne avessi avuto il coraggio. La mia vergogna è di non averlo fatto. Ma quando lo vidi cadere, se avessi potuto aver la mente ad altro che alla pietà per il mio padrone, avrei esultato, a quella liberazione.
Il cuore, come se sapesse qualcosa che io ignoravo, mi batteva nelle tempie all’impazzata.