Massimo Gramellini – Stati d’Animo
I mostri del cuore si alimentano con l’inazione. Non sono le sconfitte a ingrandirli, ma le rinunce.
I mostri del cuore si alimentano con l’inazione. Non sono le sconfitte a ingrandirli, ma le rinunce.
A volte non è una questione di antipatia e nemmeno di presunzione, ma è proprio una questione di principio mio personale. Un principio che mi fa provare quel senso di rifiuto nel confondermi, mischiarmi e confrontarmi con gente stupida e ignorante. È un rifiuto che parte dalla mente dovuto all’intelligenza per poi arrivare allo stomaco procurando nausea a causa del soggetto in questione.
Certa gente crede di ferirti negandoti una saluto o non invitandoti ad una festa. Certa gente non capisce la vera importanza delle cose buone e fondamentali della vita: la famiglia, l’amore, l’amicizia, la salute. Me ne frego dei saluti e degli inviti mancati, non c’è cosa peggiore che possano subire della mia indifferenza.
Consideratemi pure pazza e strana io resterò unica sono un edizione limitata.
Perché le persone interessanti sono così poche? Con tanti milioni, perché sono così poche? Dobbiamo continuare a vivere con questa specie noiosa e monotona? Sembra che il loro unico gesto sia la Violenza. In quello sono bravissimi. Brillano. Luccicore di merda, che ci ammorba ogni possibilità. Il problema è che devo continuare a interagire con loro. Almeno se voglio che le luci continuino ad accendersi, che mi riparino il computer, se voglio tirare lo scarico del cesso, se devo comprare le gomme nuove, farmi togliere un dente o farmi tagliare la pancia, devo continuare a interagire. Ho bisogno di quegli stronzi per le piccole necessità, anche se loro, in sé, mi fanno inorridire. E inorridire è una parola gentile.
Quando si è innamorati traspare dal proprio volto una bellezza raggiante, perché si diventa conduttori di luce.
Le mie emozioni hanno mille tane; spesso letargiche, aspettano parole. Vanno dalla pelle a reticoli di vene fitti. Saranno radici, mi son detta troppe volte.