Massimo Ortu – Stati d’Animo
Chi non sa amare, sa solo ferire.
Chi non sa amare, sa solo ferire.
Alla mia realtà, ormai dono più ben poca fantasia.
Ho provato a capire e non ho mai capito,ho provato a vivere e non ho vissuto,ho provato ad amare ed ho amato.
Sono in ginocchio e mai potrei stare su un trono più alto a dominare, ché io ci ritrovo tutta la mia muta dignità e delle sferzate non mi curo, esposta al pubblico ludibrio sbeffeggiante e crudele. Sento ogni ghigno malefico alle spalle, ma anche nel chinare il capo ci si eleva. Se si può. Se si sa farlo.
Per me chiedo la tempesta ed il profondo abisso, dove i fiori di primavera lacerano la neve, nella speranza di un nuovo sole. Nel mare senz’onde, galleggiano le anime di carta;.
Oggi sono spossato. Non mi lamento, poteva andarmi peggio con una esse in meno.
Ogni lacrima esilia un frammento di dolore.
Alla mia realtà, ormai dono più ben poca fantasia.
Ho provato a capire e non ho mai capito,ho provato a vivere e non ho vissuto,ho provato ad amare ed ho amato.
Sono in ginocchio e mai potrei stare su un trono più alto a dominare, ché io ci ritrovo tutta la mia muta dignità e delle sferzate non mi curo, esposta al pubblico ludibrio sbeffeggiante e crudele. Sento ogni ghigno malefico alle spalle, ma anche nel chinare il capo ci si eleva. Se si può. Se si sa farlo.
Per me chiedo la tempesta ed il profondo abisso, dove i fiori di primavera lacerano la neve, nella speranza di un nuovo sole. Nel mare senz’onde, galleggiano le anime di carta;.
Oggi sono spossato. Non mi lamento, poteva andarmi peggio con una esse in meno.
Ogni lacrima esilia un frammento di dolore.
Alla mia realtà, ormai dono più ben poca fantasia.
Ho provato a capire e non ho mai capito,ho provato a vivere e non ho vissuto,ho provato ad amare ed ho amato.
Sono in ginocchio e mai potrei stare su un trono più alto a dominare, ché io ci ritrovo tutta la mia muta dignità e delle sferzate non mi curo, esposta al pubblico ludibrio sbeffeggiante e crudele. Sento ogni ghigno malefico alle spalle, ma anche nel chinare il capo ci si eleva. Se si può. Se si sa farlo.
Per me chiedo la tempesta ed il profondo abisso, dove i fiori di primavera lacerano la neve, nella speranza di un nuovo sole. Nel mare senz’onde, galleggiano le anime di carta;.
Oggi sono spossato. Non mi lamento, poteva andarmi peggio con una esse in meno.
Ogni lacrima esilia un frammento di dolore.