Matteo Oliviero – Vita
Non vorrei il tuo potere, non vorrei i tuoi soldi, vorrei solo un modo di vivere che non sia il tuo.
Non vorrei il tuo potere, non vorrei i tuoi soldi, vorrei solo un modo di vivere che non sia il tuo.
Il sudore imperla la sua fronte, confondendosi alle gocce d’acqua marina ferme tra le pieghe del viso inaridito e macchiato dal sole, formando striature biancastre di sale che corrono irregolari come letti di torrenti asciutti.
Si deve ammettere che hanno ragione i poeti di scrivere di persone che amano senza sapere, o che sono incerte se amano, o che pensano di odiare quando effettivamente amano. Sembra, quindi, che le informazioni ricevute dalla nostra coscienza che cercano la vita erotica siano particolarmente soggette all’incompletezza, lacunose o false.
La nostra vita scorre in mezzo al chiasso, tra fiumi di parole spesso inutili che servono solo a coprire le nostre incertezze, il disagio interiore quando siamo a contatto con gli altri.
La vità è come un film, e noi ne siamo gli attori. Abbiamo il dovere di provare ad esserne protagonisti. La sola differenza è che la vita non ha copione, non possiamo scegliere o immaginare le scene. Le pagine sono bianche, sta a noi scriverle ogni giorno. Sta a noi essere “registi di noi stessi”.
La vita ha senso solo se abbiamo ancora un sogno che ci faccia desiderare il domani.
Domani è già qui.