Maurizio Domolato Melchiorre Salomone – Frasi d’Amore
L’amore inizia dove finisce l’ego.
L’amore inizia dove finisce l’ego.
Ti amo perchè esisti e non sei un sogno… ma se anche lo fossi ti amerei di più, perchè il sogno può essere l’inizio di una splendida realtà…
Se chiudo gli occhi e ascolto la tua voce, guardo il mondo con gli occhi del cuore. Vedo il sole quando è notte, vedo una luce che mi guida, vedo che sei solo tu la persona più bella che esista.
Forse il senso della vita si racchiude tutto qui: solo un po’ di amore, solo un po’.
L’amore è quel moto dell’anima che ti spinge verso la pienezza della vita.
E non c’è peggiore analfabeta di chi non sa amare.
Quel tuo seno invitante, il tuo ventre mi attendeva, mentre i tuoi fianchi si inarcavano e le mie mani padroni di te.
Ti amo perchè esisti e non sei un sogno… ma se anche lo fossi ti amerei di più, perchè il sogno può essere l’inizio di una splendida realtà…
Se chiudo gli occhi e ascolto la tua voce, guardo il mondo con gli occhi del cuore. Vedo il sole quando è notte, vedo una luce che mi guida, vedo che sei solo tu la persona più bella che esista.
Forse il senso della vita si racchiude tutto qui: solo un po’ di amore, solo un po’.
L’amore è quel moto dell’anima che ti spinge verso la pienezza della vita.
E non c’è peggiore analfabeta di chi non sa amare.
Quel tuo seno invitante, il tuo ventre mi attendeva, mentre i tuoi fianchi si inarcavano e le mie mani padroni di te.
Ti amo perchè esisti e non sei un sogno… ma se anche lo fossi ti amerei di più, perchè il sogno può essere l’inizio di una splendida realtà…
Se chiudo gli occhi e ascolto la tua voce, guardo il mondo con gli occhi del cuore. Vedo il sole quando è notte, vedo una luce che mi guida, vedo che sei solo tu la persona più bella che esista.
Forse il senso della vita si racchiude tutto qui: solo un po’ di amore, solo un po’.
L’amore è quel moto dell’anima che ti spinge verso la pienezza della vita.
E non c’è peggiore analfabeta di chi non sa amare.
Quel tuo seno invitante, il tuo ventre mi attendeva, mentre i tuoi fianchi si inarcavano e le mie mani padroni di te.