Mauro Agazzi – Vita
Non so se sia giusto o sbagliato, so soltanto che quando mi dicono che non sono all’altezza o non posso fare qualcosa, io mi ci butto a testa bassa, anche a costo di rompermela.
Non so se sia giusto o sbagliato, so soltanto che quando mi dicono che non sono all’altezza o non posso fare qualcosa, io mi ci butto a testa bassa, anche a costo di rompermela.
Un giorno l’amore grido al Silenzio: “ti amo”, ma non ci fu risposta.
La felicità è dentro noi, come un bambino, aspetta di venire alla vita e godere della luce del mondo e, se stanca, riposare all’ombra di una quercia; la vogliamo, la sentiamo muoversi dentro, dobbiamo solo partorirla. Tra il dolore del passato, le doglie di preparazione ed attesa, le grida dei ricordi che riecheggiano nella memoria, lo sforzo di perseverare nonostante tutto per poi avvolgerla in un abbraccio fusionale. Vorremmo tanto che durante il faticoso travaglio ci fosse qualcuno a stringerci la mano, infonderci coraggio ed asciugare il sudore dalla fronte, ma se la felicità scalcia impaziente, non aspetta nessuno, viene al mondo da sola, tossisce, starnutisce e piange, è il suo saluto alla nuova vita! È fragile, dobbiamo proteggerla per poi mettersi in piedi da sola ed andare libera alla conquista di ogni sogno.
La vita della legge non è stata logica, ma è stata esperienza.
La vita è come una ruota. Gira, gira e ci si ritrova sempre al punto di partenza.
Bisogna rispettare il dolore che non ha parole, il diritto che non ha difesa.
Scoprir la meraviglia in gocce di vita che durano un istante ma lasciano segni indelebili nella memoria del cuore.