Mauro Collovà – Stati d’Animo
Prima di me tu, il resto sono attimi di vita cha passano, possono lasciare il segno o farti solo crescere.
Prima di me tu, il resto sono attimi di vita cha passano, possono lasciare il segno o farti solo crescere.
Ho provato ad essere ed ad avermi. Monotòno, monosillabica. Un soliloquio imbastito con la me più profonda, a fondo, sprofondata. Dislessica emozionale, con i “ti odio” scritti al posto dei “ti amo”, lettere grandi e piccole, con il disagio e l’imbarazzo di parlarne. Corretta solo in letti di fortuna, ansimata, asmatica. Diaframmatica. Non so confessarmi. Non so assolvermi. Eucarestia che si fa carne e non parola.
La nostalgia di un’assenza è già presenza.
Sono un libro aperto. Non riesco a nascondere nulla. I miei stati d’animo, il mio umore, i miei sentimenti, il mio “io”. E tutto scritto sul mio viso e nei miei occhi. Sono un libro aperto ma che nessuno è capace di leggere.
Spesso la vita ci crea tante incertezze, tanti dubbi, tanti bivi, chi sei tu per giudicare e per attaccarmi, tu che non sai cosa c’è dentro il mio cuore, la confusione che io provo e che non mi fa dormire.Mi punti il dito contro, mi critichi, ma non capisci che il mio cuore sanguina e che magari anche io sono delusa di me stessa, la donna forte che ero una volta non esiste più ha lasciato il posto ad un’altra fragile, incerta, perplessa su tutto quello che reputava un punto fermo e sicuro della sua vita.Ma tutto questo non l’ho voluto io, è arrivato inaspettatamente, ha sconvolto tutta la mia vita, e non sò se dire grazie perché è arrivato, o mannaggia ma perché è arrivato?, però non voglio rinunciarci mi è troppo caro per poterlo perdere, sarei disposta a tenerlo in qualunque forma mi fosse proposto.Sai cosa mi rimane? Mi rimane solo un triste sorriso.È facile sentenziare, e allora se sei così bravo, spiegami, spiegami come mi debbo comportare, spiegami perché il mio cuore è così disorientato, spiegami che cosa è giusto e non credere che per me tutto questo sia giusto.
La ricerca interiore è un un viaggio faticosissimo. Come scalare una grande montagna. È un cammino difficile dove occorre controllare i pensieri il proprio cuore e seguire una rotta senza tentennamenti. Si cade e ci si rialza con facilità. Ci sono tappe nelle quali ci si ritempra e riposa, come una cengia per lo scalatore e poi faticosamente si ricomincia a salire, ma non è facile lo si fà sempre in compagnia della fatica.
Sei nata libera. Libera come il vento. Libera come un fiume in piena. Libera come il volo delle aquile e la maestosità delle montagne che esse sorvolano. Libera come le tue braccia sempre tese, anche quando il tuo cielo è triste. Sei libera, ma sempre in armonia con la natura, perché innamorata dei colori dell’arcobaleno dopo la pioggia.