Mauro Lanari – Economia e Finanza
La finanza è la guerra proseguita con altri mezzi.
La finanza è la guerra proseguita con altri mezzi.
È possibile amare alla follia e odiare alla follia, nello spazio di un respiro? È possibile cambiare opinione su una persona così repentinamente? Oppure, entrambi i sentimenti sono dettati esclusivamente dall’onda del momento; mai sinceramente emersi dal cuore e dall’animo? E arrivati all’odio, si può tornare indietro? È forse corretto dire che non si ripara mai veramente lo specchio rotto in due?
I tempi comici ci vengono imposti dalla farsa della vita stessa.
Adriano Olivetti si poneva sessant’anni fa questi quesiti: “Può l’industria darsi dei fini? Si trovano, questi fini, semplicemente nei profitti? O non vi è qualcosa di più affascinante, una trama ideale, una destinazione, una vocazione?” Per tutta la vita Adriano s’impose di ricordare un ammonimento di suo padre Camillo, fondatore dell’azienda Ivrea: “Ricordati che la disoccupazione è la malattia mortale della società moderna; devi lottare con ogni mezzo affinché gli operai di questa fabbrica non abbiano a subire il tragico peso della miseria avvilente che si accompagna alla perdita di lavoro.” Adriano commentava: “Il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento, tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva, non giovi ad un nobile scopo.”
Crisi occupazionale, picco d’assunzioni farmacologiche.
“Centellinare”, credo che non ci sia momento migliore per conoscerne il significato.
Sai quando mi piaccio di più? Quando osservando il mondo mi rendo conto di non aver permesso a cose come: “soldi, convenienza e falsità” di cambiarmi, di cambiare i miei valori e il mio “essere”!