Mauro Lanari – Informatica
Il miglior programmatore informatico della storia è Dio: con solo dieci righe di comando ancora governa mezzo mondo.
Il miglior programmatore informatico della storia è Dio: con solo dieci righe di comando ancora governa mezzo mondo.
I mangiatori di Quiche portano i loro soldi in banca. Il vero programmatore li mette nell’hard disk.
Ride bene chi smette di ridere per primo.
Le relazioni sociali intraprese sul web sono la morte della comunicazione attraverso l’uso della parola nonché la progressiva atrofia della capacità di autentificare attraverso la voce, lo sguardo, gli occhi, la gestualità, l’autenticità dei nostri simili rendendo il nostro tempo ancora più triste; riprendiamoci questa capacità in via d’estinzione.
Microsoft ha avuto concorrenti in passato. È un bene che ci siano musei per documentare questa cosa.
Va da Dio, ma Dio è morto.
Teologi e confessori insegnano il distinguo fra peccato ed errore: nel primo caso c’è dolo, ossia una coscienza deliberata e un’intenzionalità consapevole di “cadere in tentazione” compiendo un male ch’eppure la propria etica sa riconoscere, mentre nel secondo caso non c’è dolo bensì l’incappare in sbagli dovuti alla perlustrazione di territori morali nuovi, tanto vergini quanto ancora non sminati; è l’inevitabile rischio dell’avanguardia, della ricerca, della sperimentazione inedite. Ma nell’esistenzialismo si dà anche una terza alternativa: è indimostrabile che la realtà sia come la Settimana Enigmistica, che pubblica solo problemi già risolti in partenza. La vita vera potrebbe non ammettere alcuna risposta significativa e decisiva, il che ci condanna al fallimento a prescindere dal dolo o meno, dalla cattiva o buona volontà.