Mayra Longobardo – Morte
La morte è riservata ai vigliacchi, il sonno eterno ai sognatori.
La morte è riservata ai vigliacchi, il sonno eterno ai sognatori.
Perché mai la morte sarebbe altra cosa, e più morta, che la vita?
Mi arrenderò solo alla morte… ma non è detto!
La vita è un lungo conto da pagare con la morte. La morte è un invito gratuito alla mensa dell’ignoto.
La vita è come un castello di carte, dove cerchi di costruirti qualcosa con pazienza e dedizione e poi basta un niente per spazzare via tutto.
La morte è uno stato di perfezione, il solo alla portata di un mortale.
Noi diciamo che l’ora della morte non può essere prevista; ma, quando diciamo questo, immaginiamo che quell’ora si collochi in un fututo, oscuro e distante. Non ci sfiora lontanamente l’idea che abbia un legame col giorno appena cominciato, o che la morte possa arrivare questo stesso pomeriggio; questo pomeriggio che ci appare così certo, che ha ogni ora, già stabilita e programmata…