Mayra Longobardo – Morte
La morte è riservata ai vigliacchi, il sonno eterno ai sognatori.
La morte è riservata ai vigliacchi, il sonno eterno ai sognatori.
“Can you hear me?”. Ci vorrebbe l’urlo di Bruce Springsteen per arrivare lassù e chiedere a Michael Jackson se ci sente, se vede che cos’è successo da quando è uscito dai vestiti di pazzo psicopatico per indossare i panni umani, quelli di un uomo che, alla fine, può disperare, soffrire, morire come tutti.
M’ostinai e asserii che la morte era la vera organizzatrice della vita.
Bisognerebbe imparare ad onorare le persone meritevoli quando sono in vita, e non svegliarsi un giorno qualsiasi e iniziare ad osannarle solo perché il corso della loro vita è cessato.
Secondo me, chiudere gli occhi, non è un brutto modo per svegliarsi.
“Ho una notizia bella e una brutta. Quale vuoi sapere per prima?” “Quella brutta” “Quella brutta è che muori” “e quella bella?” “Beh, che non sei ancora morto!”
La morte ti sovrasta: fin tanto che vivi, fin tanto che puoi, sii buono.