Megan Gandy – Abuso
Quell’abito di indifferenza mi stava stretto, volevo aprirmi, fargli vedere che dentro di me non era indifferente.
Quell’abito di indifferenza mi stava stretto, volevo aprirmi, fargli vedere che dentro di me non era indifferente.
Si è perso e non so dove sia…Leggendo per caso qua e là tra un blog e l’altroeccolele mie parolecopia e incolla e il gioco è fattoda qui a lì…in un balenoChe qualcuno condivida il mio pensieromi rende fierama mi ferisce vedereassociato un nome diverso dal mio a quelle frasiSi è perso e non lo trovo…e tutti quei commenti…e il grazie fiero dell’inseritore…come se fosse scaturito tutto dal suo genio poeticoe non dalla combinazione perfetta di quattro semplici tasti…si è perso o forse mi sto solo illudendo che esista…eccomi… sono io Valeria…una povera sconosciutain cerca di diritto d’autore.
Prendi a pugni il tuo silenzio, colora quel livido in modo da poterlo vedere vedere in ogni momento. Dagli la tua e diventerà la voce del mondo. Urla! Urla! Urla ogni secondo! E scoprirai di non essere sola ma di avere una nuova vita accanto.
Dio ordinò il pastore. Lupus in fabula – disse – la pecora all’agnello.
Lasciamo pure che l’ignoranza e l’invidia vincano la battaglia, ma sarà sempre l’intelligenza a vincere la guerra annientandola.
Le persone ti feriscono senza un perché. Spesso non smettono e seguitano a farlo ma…
La comprensione, e forse il perdono, ad un carnefice da parte di una vittima potrà…