Megan Gandy – Stati d’Animo
Mi sono sempre chiesta: ma tra milioni di persone, proprio a me tu dovevi capitare?
Mi sono sempre chiesta: ma tra milioni di persone, proprio a me tu dovevi capitare?
Quando sono triste ascolto in cuffia la mia musica preferita a palla, che mi ricorda esperienze vissute, in ogni canzone c’è un momento che riaffiora e mi provoca nostalgia, così ripeto a me stessa, non pentirti, non giudicarti se ritenevi di essere nel giusto, cosa c’è di più bello al mondo che essere felici di ciò che si è fatto. L’emozione sale e una lacrima scivolando sulla guancia arriva al lato della bocca, così lecco quella goccia salata la ingoio e mi passa la malinconia.
È triste vedere tanta gente così convinta di essere chissà chi convinta di poterti insegnare la vita, quando della vita non conoscono nulla, non conoscono cosa siano sacrifici le sofferenze beh fiera di essere come sono in fondo se sono cresciuta se ho questo carattere è proprio perché la vita facile non è è stata con me. Ma io sono ancora qui ammaccata, ma sono ancora in piedi.
Meglio perdersi una notte di sonno che un’esperienza.
Nella mia ingenuità, ho sperato di sentire il campanello suonare… ho sperato di aprire la porta e vederti lì… lo sguardo dolce, il sorriso malizioso… la testa leggermente inclinata di lato, le mani in tasca… senza dire niente mi faccio da parte e tu entri… ti togli il cappotto e ti rifugi nelle mie braccia… ci guardiamo a lungo prima di baciarci… ma la realtà è il buio della stanza… il silenzio… il freddo di un abbraccio mancato… la solitudine di un bacio mai dato.
L’indifferenza è quello che “resta” di ciò che non è “mai stato”.
Il mio peggior difetto credere nelle persone, credere che la bontà prevalga sempre sulla cattiveria; credere che l’umiltà e l’altruismo prevalga sempre sul menefreghismo e l’egoismo. “Si sono credulona” perché mi fido, perché penso che tutti siano come me, ed è li che mi sbaglio.