Megan Gandy – Stati d’Animo
Quel male vestiva ancora troppo aderentemente la sua pelle che non riusciva a far entrare il bene neanche se voleva.
Quel male vestiva ancora troppo aderentemente la sua pelle che non riusciva a far entrare il bene neanche se voleva.
Non mi piacciono le persone che fingono, che dicono di non soffrire. Mica sei forte se ridi con le labbra ma dentro ti struggi. Sei forte se ti immergi nel dolore e ne esci anche se con le ossa distrutte. Non parliamo dell’anima poi, da raccogliere col cucchiaino. Mica siamo sempre a teatro, mica dobbiamo dare sempre spettacolo. Si che le lacrime fan colare il cerone. Ma quant’è bello viversele le proprie lacrime. Lavano via dolore e dispiaceri e rendono l’anima nuova.
Noi mentiamo in continuazione, fingiamo di essere diversi per essere accettati, siamo deboli e troppo spaventati dalla solitudine. Creiamo un mondo fantastico che crediamo essere fatto su misura per noi, con le bugie. Poi, la sera, quando la giornata finisce e abbiamo bisogno di qualcosa di concreto, per accertarci che la nostra vita non è andata sprecata, capiamo quanto siamo miseri e insulsi. Un mondo senza menzogne sarebbe – sembra incredibile dirlo – quasi “ingiusto”. Bisognerebbe mentire con meno costanza, a piccole dosi, niente di particolarmente importante. Non ha senso trasformare la nostra vita in palcoscenico se poi alla fine, quando cala il sipario, non si ricevono applausi, ma lanci di oggetti.
A volte si ha la presunzione di pensare di fare un torto al prossimo e non si comprende che gli stiamo facendo un piacere e che chi subisce sta sorridendo alla pochezza del nostro essere.
Scova la causa delle tue angosce e del tuo disagio. Se è il caso, perdonati. Dimentica chi ti ha fatto del male e ricomincia da te. Riacquista il rispetto e la fiducia per te stesso. Abbracciati, coccolati, amati, e di conseguenza lo farai con gli altri.
Ormai sono così vecchio e segnato che non ho più nessuna nuova esperienza ma soltanto ripetizioni o tuttalpiù seconde volte.
Fermati un momento, chiudi gli occhi nell’attimo in cui, il ritornello di una canzone entra in te suscitando emozioni, catturale, falle tue. Ora riaprili, riprendi il tuo cammino, ecco, questo sei tu, un’emozione che scaturisce dal cuore.