Megan Gandy – Verità e Menzogna
Non era il sospetto, ma l’istinto che parlava.
Non era il sospetto, ma l’istinto che parlava.
La verità è figlia del tempo, ma cammina zoppicando.
È meglio essere feriti dalla verità che consolati dalla menzogna.
Voi sbagliate! Siamo molto superficiali, io e voi. Non andiamo ben addentro allo scherzo, che è più profondo e radicale, cari miei. E consiste in questo: che l’essere agisce necessariamente per forme, che sono le apparenze che esso si crea, e a cui noi diamo valore di realtà. Un valore che cangia, naturalmente, secondo l’essere che in quella forma e in quell’atto ci appare. E ci deve sembrare per forza che gli altri hanno sbagliato; che una data forma, un dato atto non è questo e non è così. Ma inevitabilmente, poco dopo, se ci spostiamo d’un punto, ci accorgiamo che abbiamo sbagliato anche noi, e che non è questo e non è così; sicché alla fine siamo costretti a riconoscere che non sarà mai né questo né così in nessun modo stabile e sicuro; ma ora in un modo ora in un altro, che tutti a un certo punto ci parranno sbagliati, o tutti veri, che è lo stesso; perché una realtà non ci fu data e non c’è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile. La facoltà d’illuderci che la realtà d’oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall’altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà d’oggi è destinata a scoprircisi illusione di domani. E la vita non conclude. Non può concludere. Se domani conclude, è finita.
In verità, la prosperità prova persino le anime dei saggi.
Sono forse Dio? Vedo così chiaramente!
Se vuoi superare il livello della media, sii una donna di qualità e mai la copia di qualcuno. L’originalità è segno di unicità sempre, anzi le imperfezioni ci distinguono dalla massa rendendoci orgogliose ed esclusive di quel che siamo.