Mena Lamb – Stati d’Animo
Certe emozioni… sono come macchie di caffè, cerchi con ostinazione di pulirle ma non se ne vanno mai.
Certe emozioni… sono come macchie di caffè, cerchi con ostinazione di pulirle ma non se ne vanno mai.
Nella mia vita ho conosciuto alcuni esseri sinceri e non erano umani.
Stringi i denti e lotti! Rinunci e ci riprovi! Orgoglio, rabbia e delusione si mescolano in un sapore disgustoso! Ecco che poi un giorno ti guardi, ti ascolti e a stento ti riconosci. Capisci che quel sapore ti ha modificato. Ti ha reso schivo, difficile… a tratti quasi intrattabile e ingestibile! Ma tu sai che la in fondo a te stesso ancora c’è il “Buono”. Tu sai che chi saprà vedere saprà arrivare fino la in fondo e riportarlo alla luce!
I ricordi che lasciano certe estati sono momenti di sole che riscalderanno l’inverno.
Tutto cambia… e ai ricordi… al ricordo di ciò che era… e che non c’è più… affidiamo un valore diverso… a seconda del nostro stato d’animo e del periodo della nostra vita che stiamo vivendo. Se siamo felici… se abbiamo ritrovato l’amore… il ricordo di quell’amore che tanto faceva male si affievolisce… ma se siamo soli… se dopo quell’amore nessuno è riuscito a conquistare il nostro cuore… allora il ricordo di quello… è lancinante… martella costantemente nella nostra mente… e nel nostro cuore… sopraffatti dalla paura di non poter mai più vivere un amore di quell’intensità… e poi… le persone, anche quelle che davi per scontate, da un giorno all’altro, per futili o importanti motivi, possono diventare degli estranei… La persona a cui prima confidavi segreti, paure… con cui condividevi gioie, interessi… d’un tratto svanite… e si materializza davanti a te uno sconosciuto… diverso da quello che un tempo avevi tanto amato…Forse solo i sentimenti possono essere per sempre? Forse… ma anche quelli si modificano con il tempo… con la sofferenza… con il dolore… e come noi non sono eterni.
Forse “pensavo” anche noi adulti abbiamo bisogno di una favola in cui credere, per addormentarci senza pensieri negativi per la mente.
Ogni ora passata su qualche foto era un’altra ora che mi distaccava dalla realtà, mi rinchiudeva in un mondo tutto mio, in cui ero alla ricerca di un’oasi che almeno per un po’ mi distogliesse dal dolore e mi ridonasse la serenità.