Mena Lamb – Vita
È così bello pensare ai ritorni che per un attimo ci si dimentica che sono il preludio di un nuovo addio, il sapore dolce-amaro degli arrivi e delle partenze.
È così bello pensare ai ritorni che per un attimo ci si dimentica che sono il preludio di un nuovo addio, il sapore dolce-amaro degli arrivi e delle partenze.
Meglio crepare che tradire.
La bellezza della vita si vede nella naturale semplicità della normale quotidianità.
Cercare, scovare, chiedere, confrontare ossia mettere in luce, fare luce. É così che mi piace pensare e fare il mio mestiere. Nel quale non serve una lampada, nè una torcia a pile quando si vuole andare oltre gli occhi colmi di attesa di un bambino kosovaro, afgano, somalo, eritreo, angolano, mozambicano, cileno, romeno, dei sobborghi di Philadelphia, di quelli di Liverpool e di Napoli, o di una delle dignitose baracche di Soweto. Basata l’attenzione, per scoprire la luce.
Prendi una forchetta, un cucchiaio, e un coltello. Prepara la tavola della tua vita: taglia con il coltello i pettegolezzi, con il cucchiaio invece prendi un po’ di umiltà, con la forchetta infilza te stesso. Vedi se sei cotto oppure ancora devi crescere.
Quando questa merda intorno sempre merda resterà, riconoscerai l’odore perché questa è la realtà!
Quando gli specchi rifletteranno l’anima il mondo sarà pieno di spettinati e malvestiti.