Menandro – Vita
Non viviamo come vorremmo, ma come possiamo.
Non viviamo come vorremmo, ma come possiamo.
Quando vedrai la tempesta schiantare la foresta, e i terremoti scuotere la terra, e il fuoco bruciare la tua casa, di a te stesso: credo che la foresta si rifarà, la terra tornerà nella sua immobilità e io ricostruirò la mia casa.
No, è inutile che ci provo, non saprò mai descrivere le piccole cose di ogni giorno, i piccoli piaceri e dispiaceri. A me la vita scorre addosso come un fiume in piena; quasi non avverto i singoli graffi e le singole carezze.
Ma la vita, dopotutto, è poesia. Può essere banale sublime tragica o leggera… ma ogni poeta ha in mano una penna e scrive la sua.
Tutto bene da una parte e tutto male dall’altra (scissione totale: bianco o nero), non vi sono mediazioni per cui lottare. Non era il fascismo che non riconosceva niente oltre la razza pura!
Quando me la passo bene coi soldi, si vede dal frigorifero. Basta vedere se il cassetto dei formaggi è pieno o meno.
Com’eravamo noi, tutti, in quella fila, dietro o davanti alla cassa. Uguali solo a noi stessi, con la speranza di affidare a un’altra storia la nostra. Per perderla, per ritrovarla. Per rimediare, in qualche modo, all’esistenza.